Alessandro De Grazia
«Cresce di ora in ora la preoccupazione per le ricadute che l’accordo sui dazi al 15%, imposti da Donald Trump, avrà sulla nostra economia, sull’occupazione, sul futuro di un territorio, quello Fermano, già fortemente in crisi. Sono infatti centinaia le aziende che, nel nostro territorio, hanno attivato gli ammortizzatori sociali in particolare nel settore delle calzature (1 milione di ore di Cig autorizzata nel primo trimestre – Marche + 790 mila ore rispetto allo stesso periodo del 2023 nei comparti pelli, cuoio, calzature). A farne le spese sono migliaia di lavoratrici e lavoratori, che stanno subendo una pesante riduzione della retribuzione e che, proprio per effetto dei dazi e delle incertezze nel contesto internazionale, rischiano il licenziamento». A lanciare l’allarme il segretario della Cgil Fermo Alessandro De Grazia.
«Non se la passano sicuramente meglio i pensionati – prosegue De Grazia -, che percepiscono pensioni mediamente inferiori agli 800€ mensili, che subiranno pesantemente gli effetti inflattivi. In questi giorni si moltiplicano, giustamente, gli appelli alla politica Nazionale e Regionale affinché vengano convocati tavoli di confronto con le parti sociali, per analizzare il complesso quadro economico, sociale e produttivo e definire interventi urgenti per mitigare gli effetti a breve termine, in particolare a sostegno di lavoratori ed imprese, nel contempo definire strategie a medio e lungo termine per rilanciare i settori chiave ed invertire il trend di costante decrescita della nostra economia. In un quadro così preoccupante e complesso per il nostro territorio, sorprende il fatto che non sia stato ancora convocato il Tavolo provinciale per la competitività e lo sviluppo del Fermano, luogo di confronto ed elaborazione per le parti sociali, presieduto dalla Presidenza della Provincia. Va detto che il “Tavolo”, ormai da mesi se non anni, si riunisce solo su nostra sollecitazione e, in questi rari momenti di confronto, non vengono assunte decisioni ne costruite progettualità sui temi centrali dello sviluppo del territorio, temi elaborati e sottoscritti, da tutti, nel Patto per il Lavoro e lo Sviluppo del Fermano nell’agosto del 2021».
«Non è questo il momento per le polemiche – conclude De Grazia -, ci sono problemi grandi che ci stanno a cuore, ma siccome abbiamo creduto, e continuiamo a crederci, siamo stati tra i promotori di quel luogo di confronto, unico nelle Marche, ci batteremo con tutte le nostre forze per impedire che, qualcuno, stacchi definitivamente la spina.
Oggi più che mai è necessario fare sistema, unire idee e forze, se vogliamo provare ad affrontare e superare le sfide che il contesto internazionale ci impone.
C’è in ballo il futuro di un territorio, di tante famiglie, di tante imprese, delle future generazioni e spetta a noi l’onere di gestire questa complicatissima fase, di saper mettere insieme le energie, di valorizzare le tante eccellenze che queste terre sanno esprimere e guardare con fiducia ed ottimismo al futuro. Non possiamo rassegnarci al lento inesorabile declino dell’economia fermana, dobbiamo convintamente essere protagonisti del cambiamento».
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