Stefano Cencetti
Stefano Cencetti, candidato al Consiglio regionale delle Marche per il collegio della provincia di Fermo con la lista Progetto Marche a sostegno del candidato presidente Matteo Ricci, risponde alle domande poste su Cronache Fermane dal cittadino Simone Carducci.
1) «Le strade del Fermano sono tutte rotte e la Regione ad oggi non ha fatto niente»
Simone, hai perfettamente ragione: la situazione è grave — e non è un’opinione, ma il risultato di scelte politiche precise. Negli ultimi cinque anni la Giunta regionale ha lasciato le aree interne nel più profondo abbandono. Per la sola provincia di Fermo, i fondi destinati alla manutenzione stradale sono crollati da circa 2,8 milioni a poco più di 858.000 euro, con un taglio vicino al 70%. Nessuna manutenzione ordinaria strutturata, pochissima straordinaria, e un manto stradale ormai al limite. Questo significa isolamento per borghi e frazioni, rischi per la sicurezza di famiglie, pendolari, agricoltori e artigiani.
La mia risposta — impegno e piano operativo immediato
Fondo Straordinario “Sicurezza e Ripresa Viaria — Fermano”, con risorse regionali, comunitarie e SNAI, destinato esclusivamente alla messa in sicurezza e al rifacimento del manto stradale nelle aree interne.
Piano 90-giorni per la sicurezza: interventi immediati nei punti più pericolosi, con gare accelerate e cantieri visibili subito.
Commissione civica di monitoraggio, composta da sindaci, cittadini, associazioni e tecnici, per garantire trasparenza e tempi certi.
Patto per la manutenzione ordinaria, in accordo con Province e Comuni, per programmare interventi costanti ed evitare il degrado cronico della rete stradale.
Pressione sul Governo per il reintegro strutturale dei fondi provinciali e lo sblocco dei finanziamenti già stanziati.
2) «Le fabbriche del Fermano stanno attraversando una grave crisi… cosa intendete fare?»
Il distretto calzaturiero del Fermano è un patrimonio che non possiamo perdere. In un anno, nel nostro territorio, si sono persi centinaia di posti di lavoro, con un numero crescente di imprese in difficoltà e un calo preoccupante dell’export. È il cuore produttivo del Fermano che sta soffrendo.
La mia risposta — piano industria e tutela del lavoro
Piano “Rilancio Fermano — Industria e Lavoro” con tre fronti:
Innovazione e sostenibilità: incentivi mirati per macchinari a basso impatto, digitalizzazione e transizione green delle aziende.
Centro di Eccellenza per la Calzatura Sostenibile: polo pubblico-privato per R&D, formazione e tecnologie 4.0.
Operazione Mercati Alternativi: accompagnamento all’export verso nuovi mercati strategici.
Fondo Temporaneo per la Salvaguardia dell’Occupazione, per sostenere aziende in riconversione e tutelare i lavoratori con politiche attive e formazione.
Sportello Unico Imprese Fermane, per concentrare in un’unica sede fisica e digitale bandi, incentivi, assistenza all’internazionalizzazione e alla transizione digitale, riducendo burocrazia e tempi di risposta.
Appalti pubblici a filiera locale, per destinare una quota di forniture pubbliche al made in Fermano.
Task-force territoriale permanente tra Regione, Provincia, sindacati e imprese, per intervenire subito nei casi di crisi aziendale.
3) «Cosa pensate delle guerre in Ucraina e a Gaza?»
La mia posizione è chiara: basta guerre. La politica internazionale si decide altrove, ma qui possiamo fare molto per proteggere i civili e promuovere la pace. La Regione Marche deve essere protagonista dell’accoglienza e dell’aiuto umanitario.
La mia risposta — azioni concrete
Centro regionale per l’accoglienza integrata, con servizi linguistici, formativi e lavorativi per chi fugge da guerre.
Fondo Marche per l’Aiuto Umanitario, per sostenere beni di prima necessità e corridoi umanitari in collaborazione con ONG e Comuni.
Iniziative locali per la pace, nelle scuole e nella società civile, per educare al dialogo e alla mediazione.
Difesa dei diritti umani, con sostegno diretto a servizi sanitari e protezione dei minori rifugiati.
4) «Le montagne sono un volano turistico: invece sono trascurate e molti percorsi sono chiusi. Cosa pensate di fare?»
Le nostre montagne e i borghi dell’entroterra sono un tesoro dimenticato. Sentieri chiusi, manutenzione assente, promozione quasi nulla. È un delitto economico e culturale.
La mia risposta — Programma “Appennino Fermano: Natura, Gusto, Lavoro”
Censimento e riapertura immediata dei sentieri, con CAI, volontari e tecnici comunali.
Patto per i Sentieri, con budget pluriennale e manutenzione programmata.
Incentivi per agriturismi e aziende agricole, con voucher per migliorare ricettività e promozione.
Circuito del Gusto e della Natura, con eventi, cammini tematici e marketing coordinato.
Accesso prioritario ai fondi SNAI, per infrastrutture, prevenzione incendi e valorizzazione ambientale.
Chiusura — il mio impegno
Simone, cittadini del Fermano: io mi faccio carico delle vostre priorità come candidato e come garante. Sarò presente nei cantieri, chiederò conti, vigilerò sulle risorse. Misurerete il mio mandato su risultati concreti: strade rifatte, sentieri riaperti, posti di lavoro salvati, progetti finanziati. Non più abbandono, ma rinascita del Fermano.
(spazio elettorale a pagamento)
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