Somministrazione di alimenti irregolare, la Finanza sequestra 250 chili di prodotti ittici. Sanzione da 1.500 euro

PORTO SAN GIORGIO - La guardia di finanza spiega che «l’esercizio commerciale svolgeva irregolarmente l’attività di somministrazione di alimenti a Porto San Giorgio in quanto sprovvisto della documentazione di accompagnamento prevista per la tracciabilità dei prodotti ittici destinati alla vendita. Le ispezioni in loco hanno permesso di riscontrare condizioni igienico-sanitarie precarie e gravi carenze sulla corretta conservazione del pescato sia fresco che congelato, custodito in maniera tale da non garantire la salute dei consumatori»

La guardia di finanza di Fermo sequestra ben 2 quintali e mezzo di prodotti ittici per violazione degli obblighi sulla tracciabilità a tutela della salute dei consumatori. 

«I Finanzieri del Comando Provinciale di Fermo e del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, in collaborazione con personale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo – si legge nella nota delle fiamme gialle – hanno eseguito un controllo nei confronti di un locale di ristorazione sul litorale finalizzato a riscontrare, oltre agli adempimenti fiscali, il rispetto della normativa in materia di lavoro, di salubrità degli alimenti e igienico sanitaria. Nel corso dell’attività ispettiva, le Fiamme Gialle del Gruppo di Fermo, della Stazione Navale di Ancona e della Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto, insieme al personale del Dipartimento di Prevenzione dell’Ast hanno accertato che «l’esercizio commerciale svolgeva irregolarmente l’attività di somministrazione di alimenti a Porto San Giorgio in quanto sprovvisto della documentazione di accompagnamento prevista per la tracciabilità dei prodotti ittici destinati alla vendita. Le ispezioni in loco hanno permesso di riscontrare condizioni igienico-sanitarie precarie e gravi carenze sulla corretta conservazione del pescato sia fresco che congelato, custodito in maniera tale da non garantire la salute dei consumatori». 

«All’esito del controllo sono state contestate sanzioni amministrative complessivamente pari a 1.500 e sono stati sottoposti a sequestro 250 kg. di prodotti ittici; inoltre, sono stati eseguiti approfondimenti di natura fiscale, sulla posizione delle persone che prestavano attività lavorativa nel locale e sulla regolarità della concessione demaniale» aggiungono dal comando della Finanza. 

L’attività si inserisce nei compiti istituzionali demandati al Corpo, a contrasto della diffusione di prodotti alimentari non conformi rispetto agli standard di sicurezza nazionali e unionali, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori ed un mercato competitivo, nel quale gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni di sana e libera concorrenza. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti