Porta Santo Spirito e Luca Innocenzi nella leggenda, le interviste post Giostra dell’Anello
SERVIGLIANO - Una gara guidata dal cavaliere folignate sin dal primo momento, che con il successo di ieri conquista il nono alloro personale – record assoluto a Servigliano – e regala all’Aquila Nera il ventesimo Palio della propria storia.
Si conclude con la vittoria di Porta Santo Spirito e di Luca Innocenzi la 57ª edizione della Giostra dell’Anello. Una gara guidata dal cavaliere folignate sin dal primo momento, che con il successo di ieri conquista il nono alloro personale – record assoluto a Servigliano – e regala all’Aquila Nera il ventesimo Palio della propria storia.
«Non sono mai stanco di vincere, il mio istinto è sempre quello di puntare al massimo, ed ogni volta è un’emozione unica», racconta Innocenzi. Insidiato sino all’ultimo anello dal cavaliere di Porta Navarra, Nicholas Lionetti, Innocenzi prosegue: «Devo fare i complimenti a Lionetti, ero comunque molto sereno. Dopo l’ottima prima tornata e il vantaggio accumulato sapevo di poter gestire il tempo. Le gare cominciano ad essere sempre più difficili, gli altri stanno migliorando molto». E conclude: «Dedico la vittoria a Domenico Orazi, papà di Manfredo (collaboratore di scuderia di Luca Innocenzi, ndr), recentemente scomparso; ma di certo il pensiero più bello va alla mia compagna Sofia e alla bambina che mi sta per regalare».
Marco Rossi, Console di Porta Santo Spirito, è colui che portò Innocenzi a Servigliano: «Luca ha una classe innata, un’attenzione e una dedizione al lavoro riconosciuta da tutti – dice Rossi –. Quando vinse il suo quarto Palio nel 2011 gli dissi che insieme saremmo arrivati a dieci; ne manca uno e questo resta di certo il nostro obiettivo». Con la Giostra di ieri Porta Santo Spirito entra nella storia del Torneo Cavalleresco: «È una giornata importante per Luca, per il Rione e per tutta Servigliano», continua il Console giallo-rosso. E conclude: «Vorrei fare i complimenti ai nostri avversari, anzitutto a Nicholas. Se Luca ha fatto questa gara di livello è perché Lionetti lo ha costretto a stare sul pezzo sino alla fine. Ma di fronte a Innocenzi c’è poco da fare, è semplicemente il più forte».
Il Torneo Cavalleresco non smette mai di far battere il cuore. C’è chi festeggia, chi si lecca le ferite, chi si prepara a un inverno fatto di valutazioni, ma a Servigliano, già da oggi, la testa è al 2026 e alla 58ª edizione della Giostra dell’Anello.
Nella foto: i festeggiamenti di Porta Santo Spirito