Zes, Monterubbiano non è nella lista su credito di imposta. Marziali: «Danno concreto, dalla Regione subito misure straordinarie»

MONTERUBBIANO - La sindaca: «Condivido quanto affermava il consigliere regionale Cesetti, ossia che senza gli stessi incentivi dei Comuni vicini, rischiamo un vero e proprio "dumping territoriale". Questo significa che le nostre aziende potrebbero essere costrette a spostarsi, portando con sé posti di lavoro e impoverendo la nostra comunità. È un rischio che non possiamo correre, specialmente per i territori dell'entroterra che già affrontano sfide immense»

La sindaca Meri Marziali

«Come sindaca di uno dei comuni esclusi dalla Zona economica speciale non posso che condividere le preoccupazioni espresse da più voci.
Se in molti hanno richiamato al fatto che sia un annuncio da campagna elettorale, per noi che siamo rimasti fuori dalla Zes è un danno concreto per il nostro territorio». Tra i nove Comuni del Fermano esclusi, per la parte legata al credito di imposta, dalla Zes per le Marche annunciata dalla premier Giorgia Meloni, c’è anche Monterubbiano (oltre a Moresco, Lapedona, Monte Vidon Combatte, Ponzano di Fermo, Monte Giberto, Montottone e Grottazzolina). E ad intervenire sull’argomento è proprio la sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali.

«Le nostre imprese e i nostri lavoratori non potranno beneficiare di agevolazioni fiscali e questo crea una disparità enorme.
Non possiamo accettare che le nostre attività produttive vengano penalizzate. In questi giorni ho ricevuto più telefonate da parte di imprenditori che hanno unità produttive importanti e di rilievo nel territorio di Monterubbiano, preoccupati per questa esclusione. Condivido appieno quanto affermava il consigliere regionale Cesetti, ossia che senza gli stessi incentivi dei Comuni vicini, rischiamo un vero e proprio “dumping territoriale”. Questo significa che le nostre aziende potrebbero essere costrette a spostarsi, portando con sé posti di lavoro e impoverendo la nostra comunità.
È un rischio che non possiamo correre, specialmente per i territori dell’entroterra che già affrontano sfide immense».

«Chiedo con forza alla Regione Marche di non aspettare che la Zes diventi realtà, ma di preparare subito un piano di misure straordinarie e compensative per noi Comuni esclusi. Le nostre comunità non meritano di essere lasciate indietro».

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