In via Gentili a Porto San Giorgio il candidato al Consiglio regionale per la lista civica Progetto Marche vive, Stefano Cencetti, ha inaugurato ufficialmente oggi pomeriggio il suo quartier generale. Ospite il candidato presidente, Matteo Ricci, che ha dedicato questo sabato ad un tour lungo la costa fermana e sangiorgese. «Spazio del confronto e delle idee aperto alla cittadinanza -ha detto Cencetti- perché è tra i cittadini che dobbiamo scendere incondizionatamente per far conoscere la nostra proposta».
Cencetti è partito dal tema dell’economia denunciando la chiusura di 442 aziende nella Regione Marche solo nel 2025, di cui 145 nel Fermano. «Dati sconvolgenti e preoccupanti. E cosa ha fatto la giunta Acquaroli per frenare questo disastro? Niente. Non solo. Ci è stato detto a più livelli che la nostra Regione è virtuosa, che le cose vanno bene, che siamo un esempio economico per il Paese. E poi ecco che la Meloni annuncia l’arrivo della Zes. Stanno facendo il gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini». Le proposte del centrosinistra? In primis un fondo di sostegno per le imprese in difficoltà e per quelle che devono aprire e poi l’avvio di una sburocratizzazione. Altro tema: la disabilità. «Il governo Meloni ha tagliato i fondi, gli operatori non vengono messi nella condizione di fare il loro lavoro a supporto di chi è affetto da una disabilità. Sta venendo meno il diritto alla salute» ha tuonato ancora Cencetti ricordando che la sua passione per la politica risale all’adolescenza ed ai quei valori che gli sono stati trasmessi dal papà Oreste scomparso nel 2024.
E’ stata poi la volta di Matteo Ricci il cui intervento ha toccato diversi punti, non ultimo la sanità. «Questa lista prende le mosse da una esperienza politica moderata, dove confluisce anche il civismo e se oggi siamo qui è per amore della nostra terra, ma anche perché siamo preoccupati da troppe cose che non vanno. La sanità è una di queste. Quest’anno in bilancio sono stati messi 160 milioni di euro per la mobilità passiva, ovvero a coperture delle spese dei marchigiani che sono andati a farsi curare fuori Regione. Sono aumentate le liste d’attesa e un marchigiano su 10 non si cura più. Non possiamo accettare un sistema sanitario in cui chi non ha soldi deve aspettare mesi per una visita. Dobbiamo investire sulla sanità pubblica e non privata. Occorrono risorse da Roma e personale, medici ed infermieri». Ricci ha poi toccato i temi economici. «Nonostante 14 miliardi di euro per il sisma e altri 5/6 miliardi del Pnrr le Marche non sono cresciute. La prima cosa da fare è creare da subito un fondo da 10 milioni di euro per trovare nuovi mercati e quindi commesse alle nostre imprese che avranno a che fare con gli effetti dei danzi americani. Ma anche dove possibile anche risparmiare. La prima cosa che farò appena arrivato in Regione sarà chiudere l’Atim (agenzia per il turismo) che si è dimostrato essere un carrozzone». Ma sul turismo Ricci & co puntano per il rilancio economico della Regione. «Abbiamo enormi margini di crescita sul piano turistico. Questa estate è stata moscia -ha aggiunto il candidato alla presidenza- scontiamo la mancanza di turisti stranieri che affollano invece altre località italiane. Ebbene le Marche devono essere in grado di intercettare e recuperare proprio questi turisti con una proposta culturale che non deve fermarsi a tre mesi d’estate». Presente all’incontro anche il coordinatore della lista Progetto Marche vive, Renato Bisonni.
Inaugurazione della sede elettorale di Stefano Cencetti. Presente Matteo Ricci
Da dx Matteo Ricci, Stefano Cencetti e Renato Bisonni
Da dx Matteo Ricci, Stefano Cencetti e Renato Bisonni
Da dx Matteo Ricci e Stefano Cencetti
Da dx Matteo Ricci e Stefano Cencetti
(spazio elettorale a pagamento)
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