Novità importanti quelle che entreranno in vigore dal 1 settembre nel settore estetico. Il Regolamento (UE) 2025/877, che aggiorna l’Allegato II del Regolamento (CE) n. 1223/2009 in materia di cosmetici, introducendo il divieto di immissione sul mercato, vendita e utilizzo di prodotti contenenti oltre 20 sostanze classificate come Cmr, vale a dire cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.
Tra queste figurano il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide, ampiamente impiegato nei gel Uv per unghie, il Tetrabromobisfenolo A e il Transfluthrin.
«Le imminenti novità normative europee avranno un impatto diretto e rilevante sulle imprese del comparto, chiamate ad un adeguamento puntuale sia sotto il profilo della sicurezza dei prodotti che sotto quello della gestione organizzativa – dichiara Milena Scoppa, imprenditrice e Presidente del settore Estetica di Cna Fermo – il divieto delle sostanze CMR rappresenta un passaggio obbligato e necessario per la tutela della salute e della sicurezza. È un adeguamento che richiede attenzione e responsabilità da parte delle imprese, chiamate a garantire standard sempre più elevati nel rispetto della normativa europea. I titolari di centri estetici, istituti di bellezza e imprese del
benessere dovranno verificare la conformità dei prodotti in uso e in magazzino, provvedere al corretto smaltimento delle scorte entro il 31 agosto e sospendere gli acquisti di cosmetici non conformi. Come CNA consigliamo, in fase di preventivo per le nuove forniture, di richiedere sempre la scheda tecnica prodotto. Ricordiamo inoltre che è necessario conservare la documentazione di acquisto e inventario per eventuali adempimenti di natura amministrativa o fiscale».
Un’altra importante novità sul piano gestionale è stata introdotta dal Disegno di legge sulle Semplificazioni, che recepisce una proposta avanzata da Cna Benessere e Sanità: la possibilità di nominare un responsabile tecnico temporaneo nei saloni di acconciatura e nei centri estetici. La nuova figura potrà essere designata per un periodo massimo di 30 giorni, prorogabile fino a 90 giorni in caso di comprovati motivi di salute, scegliendo tra dipendenti, collaboratori o familiari coadiuvanti in possesso della qualifica professionale e di almeno tre anni di esperienza.
«L’introduzione del responsabile tecnico temporaneo – sottolinea Francesco Polini, Responsabile CNA Benessere e Sanità – è un intervento di carattere strutturale che
consente alle imprese di garantire la continuità operativa ed evitare chiusure forzate derivanti dall’assenza imprevista del tecnico titolare. CNA continuerà a supportare le imprese associate nella corretta applicazione della normativa e nella gestione delle procedure richieste, garantendo assistenza tecnica, consulenza e formazione mirata».
CNA Fermo invita tutte le imprese del comparto a procedere con la massima tempestività agli adeguamenti previsti, al fine di garantire il pieno rispetto delle scadenze e la regolare prosecuzione dell’attività.
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