«Prima di tutto mi preme ringraziare tutti gli operatori sanitari che operano all’interno dei nostri presidi perché rappresentano l’eccellenza della Sanità e che spesso lavorano in carenza di mezzi, tempo, organico, con stipendi non competitivi rispetto al privato. A loro va il nostro ringraziamento. Il concetto abusato di malasanità è, in gran parte, mala organizzazione. L’Ospedale Murri di Fermo presenta gravi criticità organizzative: assenza di Direttori, al Pronto Soccorso da quasi tre anni (dal gennaio 2023) e alla Direzione Medica (da oltre un anno), oltre alla mancanza del Capo del Dipartimento Emergenza, sempre dal 2023. Le conseguenze che si ripercuotono sui servizi di Emergenza li conosciamo. Perché un facente funzioni, pur con le migliori intenzioni e buona volontà, non ha potere decisionale, non discute il budget e non può fare il capo dipartimento. Alla fine dei conti non sceglie, quindi non incide sulle decisioni organizzative», così Luisanna Cola, candidata del Partido Democratico alle Elezioni Regionali dopo il presidio di ieri davanti al Murri insieme al candidato Presidente Matteo Ricci.
«I posti letto del Murri risultano insufficienti rispetto a quanto disponibile sulla carta (Atto Aziendale): un intero reparto è chiuso per carenza di infermieri, nonostante graduatorie attive da cui si potrebbe attingere. Positivi i progressi in emodinamica, da portare a regime con quattro sedute settimanali in coerenza col numero di abitanti e incidenza di malattia.
Accanto ad una realtà da almeno due decenni presente, di Centro per la cura del Dolore Cronico, manca un servizio di Cure Palliative e posti in Hospice per malati end-stage non oncologici. – continua la nota – Dopo 50 anni di battaglie per l’attuazione della 194, a fine 2024 avevamo ottenuto 4 sedute di Ivg (interruzione volontaria della gravidanza) al mese, attualmente ridotte a due assolutamente sottodimensionate, con nessun accesso alla Ivg farmacologica».
«Aspettiamo il nuovo Ospedale che nascerà già sottodimensionato: mancano spazi adeguati (farmacia, cucina) e i posti letto non rispettano gli standard nazionali del Dm 70/2015. Serve sapere allora che ne sarà del Murri, attuale previsione è di farlo diventare uno spoke di casa di comunità (praticamente ambulatori). La nostra proposta: trasformare il Murri in un polo post-ricovero e riabilitativo, con gli 85 posti letto previsti sulla carta, compresa la lungodegenza per i pazienti neurologici estremi, che oggi non trovano posto nel pubblico, con liste d’attesa inaccettabili nel privato convenzionato. L’Ospedale di Amandola non è a regime e non perché non serva ma per carenza di personale di assistenza, sono attivi 14 letti di Medicina su 25 disponibili. Aprire un intero Ospedale per soli 14-15 posti letto non è economicamente vantaggioso. La Provincia di Fermo ha bisogno che l’Ospedale di Amandola diventi un polo di attrazione per la chirurgia breve e ultra-breve (e non per soli 6-8 posti letto – non esiste economicità per reparti così piccoli), che faccia da volano alla Medicina e alle attività produttive locali, liberi le sale operatorie in sofferenza dell’Ospedale di Fermo e eviti viaggi nel privato convenzionato extra-regionale».
«Ricordiamo anche le Cure Intermedie di Sant’Elpidio a Mare, ora ribattezzato Ospedale di Comunità, come presidio di resistenza sanitaria, con lavori in corso ancora di adeguamento dal terremoto e personale infermieristico fortemente sottodimensionato rispetto agli standard del DM 77/2022 (Standard di personale per 1 Ospedale di Comunità dotato di 20 posti letto: 7-9 infermieri (di cui 1 Coordinatore infermieristico), 4-6 Operatori Sociosanitari, 1-2 unità di altro personale sanitario con funzioni riabilitative e un Medico per 4,5 ore al giorno 6 giorni su 7). Grazie a chi ha partecipato al presidio. Una buona sanità ha bisogno di una eccellente società».
(Spazio Elettorale a Pagamento)
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