Conte a Fermo, dalla sanità alla politica internazionale passando per il Pnrr: «Sulla missione Salute fermi al 20%» (Video)

FERMO - Il presidente del M5S: «Da quando sono arrivato, questa mattina, ho incontrato persone che mi stanno parlando solo di sanità. evidentemente quello che racconta il governo regionale non corrisponde alla realtà. Decine e decine di cittadini mi hanno parlato soprattutto di questo argomento. I numeri sono impietosi: 150mila marchigiani hanno rinunciato alle cure. Abbiamo analizzato lo stato di avanzamento Pnrr sulla missione Salute. Siamo al 20% della spesa. Questi soldi ce li hanno dati per far fare un passo in avanti all'Italia e non per restare indietro. Sento cittadini che hanno fatto anche 80 chilometri per farsi mettere dei punti. Mi hanno detto che le liste di attesa sono lunghissime». Passaggi anche su Gaza, militari israeliani nelle Marche e l'avviso di garanzia a Ricci
Giuseppe Conte a Fermo

di Maikol Di Stefano

Elezioni regionali, tappa fermana per il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che oggi pomeriggio, accolto da un caloroso abbraccio, è arrivato a Villa Vitali per parlare di Pnrr, e non solo. Ovviamente al centro del confronto con i taccuini l’appoggio al candidato governatore Matteo Ricci (Pd). Un Giuseppe Conte che, accompagnato dal coordinatore regionale M5S Giorgio Fede e dal consigliere comunale fermano, candidato alle prossime elezioni regionali, Stefano Fortuna, non si è sottratto alle domande, nemmeno quelle più spinose, come quella legata all’avviso di garanzia che ha raggiunto proprio il candidato (a cui Conte ha ribadito pieno appoggio) della coalizione di cui fa parte il M5S: «Da giurista ho sempre pensato che un avviso di garanzia sia tale, da presidente del Consiglio (nel primo Governo, quello con la Lega) io ho applicato questo principio con l’allora sottosegretario Armando Siri. L’ho chiamato, ho letto la documentazione e gli ho chiesto di farsi da parte per salvaguardare il prestigio delle istituzioni e la fiducia dei cittadini. C’erano degli elementi che non andavano trascurati e gli ho augurato tutto il bene per difendere le proprie ragioni ma lasciando l’incarico al Governo. Questo Esecutivo, invece, non lo sta facendo. Siamo arrivati all’assurdo».

Per Conte, che questa mattina è stato nell’Ascolano e domani, nella sua due giorni marchigiana, andrà nel Maceratese, anche spunti, riflessioni e condanne in materia di politica internazionale: «Apprendiamo dell’attacco di Israele alla delegazione di Hamas a Doha. L’attacco del 7 ottobre è stato orrendo, terroristico. Ma falcidiare la delegazione che era lì per un confronto, per cercare una soluzione negoziale in un paese terzo significa che ormai siamo al terrorismo di Stato. Vuol dire che non si vuole alcun canale di soluzione diplomatica, che si vuole andare avanti e riscrivere il diritto internazionale con i rapporti di forza e con la capacità delle proprie armi». Sul tema non è mancato un breve ma “frizzante” contradditorio con una cittadina, mentre sui soldati israeliani ospitati nelle Marche, anche nel Fermano, il presidente M5S ha specificato: «Se sono cittadini israeliani non li si può perseguire. Ma siccome pare ci siano dei militari, abbiamo chiesto al Governo di chiarire. C’è un accordo diplomatico per garantire la sicurezza in questo soggiorno a dei militari Idf? Chiariamo il ruolo del Governo italiano e le condizioni garantire a questa vacanza e poi traiamo le conseguenze».

La chiosa sulla sanità regionale: «Da quando sono arrivato, questa mattina, ho incontrato persone che mi stanno parlando solo di sanità. evidentemente quello che racconta il governo regionale non corrisponde alla realtà. Decine e decine di cittadini mi hanno parlato soprattutto di questo argomento. I numeri sono impietosi: 150mila marchigiani hanno rinunciato alle cure. Abbiamo analizzato lo stato di avanzamento Pnrr sulla missione Salute. Siamo al 20% della spesa. Questi soldi ce li hanno dati per far fare un passo in avanti all’Italia e non per restare indietro. Sento cittadini che hanno fatto anche 80 chilometri per farsi mettere dei punti. Mi hanno detto che le liste di attesa sono lunghissime».



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