Tutti da Simone: una folla per i 35 anni di attività di Quota Cs, emozioni, aneddoti e riflessioni di viaggio

SANT'ELPIDIO A MARE - Simone Corradini emoziona e si emoziona ripercorrendo i lungo viaggio iniziato nel 1990 con Cs Sport: «Ogni crisi presa come opportunità»

 

di Pierpaolo Pierleoni

Chi vive a Sant’Elpidio a Mare lega mille momenti e aneddoti al percorso lavorativo e commerciale di Simone Corradini e della sua “Quota Cs”, al secolo “Cs Sport”. Chi viene da fuori, talvolta, del comune elpidiense conosce solo quel negozio di abbigliamento e articoli sportivi diventato un punto di riferimento per migliaia e migliaia di persone. Oggi pomeriggio erano in tantissimi, per “Thirtyfive”, riflessioni di viaggio, l’appuntamento organizzato per celebrare i 35 anni di attività.

Maglie e sacche celebrative, ampio buffet con panini, birre e vini per brindare a una tappa importante del percorso, gremito il Casale Cs di via Pozzetto, diventato negli anni una tappa fissa per centinaia di convegni, incontri e presentazioni, sportivi e non solo. Ci sono il sindaco Gionata Calcinari, la giunta comunale al completo, diversi consiglieri elpidiensi, il parroco don Enzo Nicolini, ma anche volti noti della politica fermana, dell’imprenditoria e delle associazioni di categoria. Saluta e si congratula il primo cittadino, lodando un’attività diventata un modello virtuoso.

Ma il protagonista è lui, Simone Corradini, che affiancato da Riccardo Minnucci ripercorre, tra ricordi e momenti cruciali, le tappe di una storia iniziata nel 1990, da un giovanissimo, appena maggiorenne Simone, che apre un negozietto di articoli sportivi in via Celeste. Un po’ di sana incoscienza, tanta buona volontà, l’innata capacità di relazionarsi con la gente e farla sentire a casa e quel negozio cresce, si allarga, si fa conoscere, investe, si trasferisce e affronta di anno in anno nuove avventure.

«Non mi interessava un’autocelebrazione, non è lo scopo di questa giornata – spiega Corradini –  Ci tenevamo però a raccontare questo percorso, a sottolineare che nulla è scontato se, dopo 35 anni, come canterebbe Vasco, “eh già, noi siamo ancora qua.”. Ci tenevo a spiegare i motivi di ogni passo: perché costruire il Casale Cs, perché lo spazio di terra Cs, perché le pensiline fotovoltaiche sopra il parcheggio, ogni cosa ha un senso. Abbiamo attraversato tante crisi, ma ogni crisi è un’opportunità di rilancio, di inventare qualcosa di nuovo e superare le difficoltà. Viviamo un momento pieno di fragilità. Fragilità per il periodo, per il potere d’acquisto delle famiglie che continua a scendere, per i centri commerciali, le vendite online, i timori di una guerra, eppure cerchiamo di ingegnarci e andare sempre avanti. Serve l’attenzione al cliente, serve rinnovarsi, serve a presenza sui social. Gli up e i down ci saranno sempre, è dura ma si può riuscire».

Non c’è solo la positività, nel racconto di una storia di successo. Si rompe la voce quando Corradini ricorda il periodo più difficile dei suoi 35 anni. «Voglio raccontare anche questo, di quando la mala burocrazia, per poco, faceva mettere il cappio al collo a un imprenditore. Sono uscito da quella bolla in cui mi sentivo solo, vedevo solo debiti e difficoltà e proprio mentre vivevo il momento peggiore a livello lavorativo, un carissimo amico a 34 anni affrontava la battaglia contro il cancro e iniziava le terapie. Allora ho ritrovato la forza. Sento sia giusto condividerlo in una sala in cui c’è la politica, ci sono le categorie, i fornitori, le imprese, per dire che a rischiare di mettermi in ginocchio non è stata la pandemia e neanche la crisi energetica, ma la cattiva burocrazia». Tanti applausi, abbracci, tra parole ed emozioni un’ora scorre veloce, uno dopo l’altro tutti si avvicinano per un saluto e un abbraccio, fuori si mangia e si brinda ai 35 anni ed al futuro di Quota Cs.

(spazio promo-redazionale)


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