Straordinaria presenza di elettori, massiccia rappresentanza istituzionale a vari livelli e tanto coinvolgimento, per la cena elettorale organizzata ‘in Valdaso, e per la Valdaso’, dal candidato Lega Fabio Senzacqua, affiancato dalla candidata di colazione Erica Acciarri.
Ad ospitare l’incontro forte di oltre 300 persone, è stata la suggestiva location dei Laghi Santarelli di Moresco. La determinazione nel raggiungimento degli obiettivi politici coniugati alla realizzazione di progetti per la Valdaso e la condivisione della passione per il partito di appartenenza espressi da Senzacqua, hanno trovato il consolidamento della concretezza, nella presenza e nelle parole dei massimi rappresentanti della Lega: l’onorevole Giorgia Latini e l’ex deputato Mauro Lucentini.
«La mia fedeltà ai principi politici della Lega è iniziata con il tesseramento che risale al 2015 – ha detto Senzacqua – allora come oggi, accanto a me c’erano Giorgia e Mauro. Appartenere alla Lega – ha proseguito – significa ascoltare le esigenze reali della gente, conoscere i problemi e risolverli in una visione progettuale fattibile e concreta».
Nel rispetto dell’identità politica dell’essere vicesindaco della città di Porto San Giorgio, e dell’uomo attento al territorio, Senzacqua ha anticipato al pubblico di elettori presente, tre dei progetti da realizzare (in parte già avviati in sinergia con i sindaci del territorio). “Da vicesindaco ogni due settimane raggiungo Roma per confronti istituzionali con i ministri di competenza – ha spiegato – facendomi carico dell’interesse del territorio provinciale. Questo ha permesso sia di avere fondi per idee diventate progetti per Porto San Giorgio, che sostenere i territori comunali limitrofi e le buone cause dei sindaci, tradotti nello sblocco di pratiche e concretezza di investimenti».
Focus della serata è stata la Valdaso. «Inutile nascondersi dietro la realtà dei fatti – ha proseguito il candidato – Questa valle di confine tra le province di Ascoli e Fermo, è stata messa ai margini dalla politica per troppo tempo. Non è stato e non è giusto, non promuovere e non investire in progetti. In ragione della necessità di invertire la marcia, sono già stati avviati la realizzazione della nuova sede della Croce Verde Valdaso e la riqualificazione-conversione dell’ex centrale elettrica di Ponte Maglio, in museo».
Accanto all’iter già avviato verso queste direzioni progettuali, Senzacqua ha garantito «se sarò tra i membri del nuovo Consiglio regionale, la mia prima battaglia sarà finalizzata a realizzare la base di elisoccorso a Fermo, perché non è giusto contarne due in provincia di Ancona, e nessuna nell’area Marche Sud, dove invece deve essere stabilita». Tema a cuore del candidato, anche l’immigrazione. «Voglio precisare – ha detto rivolgendosi ai presenti della comunità albanese – che la Lega non è contro l’immigrazione, ma contro l’immigrazione clandestina. Quando ero un ragazzino di 13 anni, mio padre fu tra chi, per primi, ospitarono i cittadini albanesi arrivati in Italia, rivelatisi poi grande risorsa per il nostro paese, privo di quella forza lavoro fondamentale alle economie locali e nazionale».
Lo slancio di applausi per il candidato, si è unito alla stessa acclamazione per l’onorevole Latini «Sostenere la Lega – ha detto – significa scegliere di affidarsi a rappresentanti di partito che hanno a cuore le radici del territorio che abitano dove hanno avuto rapporti diretti con i cittadini e pertanto portano avanti le istanze che provengono dalla vita quotidiana. Sono orgogliosa di far parte di un partito che ha tutelato e nutrito principi di coerenza tanto in Italia quanto in Europa, schierato da sempre a sostegno del territorio e della gente».
«I nostri candidati sono persone che si spendono per il territorio di cui sono rappresentanti – ha detto l’ex deputato Lucentini – questo è quanto stanno facendo Fabio ed Erica nella logica di rispetto dei principi della Lega».
A portare un contributo di riflessione sul futuro della Valdaso è stata anche Erica Acciarri, che ha voluto soffermarsi sul comparto agricolo: «L’agricoltura è il fiore all’occhiello della Valdaso, ma in questi anni è stata travolta da una crisi profonda. Una crisi che nasce anche dal fatto che il mestiere non si tramanda più, dallo spopolamento della Valalta e dei piccoli borghi che soffrono la carenza di infrastrutture adeguate. In questi anni di Governo regionale guidato da Francesco Acquaroli tanto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare. La Valdaso ha bisogno di essere sostenuta e valorizzata perché qui risiede una parte fondamentale dell’identità e della forza economica delle Marche».
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