«Ho iniziato questa campagna elettorale attraversando le aree interne delle Marche, da Cantiano fino ad Arquata del Tronto, e l’ho fatto in bicicletta perché andare in bici è come vivere nelle aree interne, è bello ma è anche faticoso, e noi dovremo rendere nei prossimi anni vivere nell’entroterra meno faticoso». Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, in occasione del ‘Comizio d’Amore per le Marche’ che si è svolto ieri sera ad Amandola, assieme a Giovanni Legnini, già commissario straordinario alla ricostruzione.
«Dobbiamo ricucire le Marche. Per far questo, innanzitutto, bisogna accelerare sulla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, per questo consiglio al commissario straordinario Castelli di prendere esempio da un grande uomo di Stato come Giovanni Legnini, meno soldi spesi nella comunicazione e più impegno nella ricostruzione, nello snellire le procedure e, se i 14 miliardi ottenuti da Legnini non bastano a finire i lavori, battere i pugni a Roma per chiedere al Governo nazionale di tirare fuori più soldi. Lavoreremo poi per riportare le persone nelle aree interne, per questo abbiamo già avanzato cinque proposte concrete: daremo un contributo di almeno 30.000 euro a coloro che decideranno di comprare o affittare una casa nelle are interne, asili nido e trasporto scolastico gratuito, incentivi ai medici di base e alle botteghe. Tutte cose realizzabili, che hanno già fatto anche altre regioni come il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna e, da qualche settimana, lo stanno facendo anche il Piemonte e la Lombardia. Per quanto riguarda i soldi, so già dove prenderli: la prima cosa che farò da Presidente della Regione Marche sarà chiudere quel carrozzone dell’Atim, 13 milioni di euro buttati in prebende che non hanno portato nulla a livello turistico nella nostra regione, e destinerò quei soldi alle aree interne».
(Spazio elettorale a pagamento)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati