Sono cinque le sigle sindacali (Siulp, Fsp, Siap, Coisp-Mosap, Silp-Cgil) della Polizia di Stato che hanno posto l’accento sulle problematiche che riguardano il territorio fermano con una nota congiunta.
«Il fenomeno della violenza giovanile e della microcriminalità lungo la costa fermana non si è affievolito con la fine dell’estate. Al contrario, gli interventi delle volanti continuano a ritmo serrato, coinvolgendo spesso soggetti già noti alle forze dell’ordine e in episodi sempre più gravi, con l’uso di armi da taglio come coltelli e mannaie».
«Nonostante gli incontri avuti, solo pochi mesi fa con il Prefetto di Fermo e di qualche giorno fa con il Questore, che sono serviti solo a bloccare momentaneamente l’uscita di personale, i rinforzi promessi si sono rivelati insufficienti e parziali: dei 13 agenti annunciati, ne sono arrivati solo 11; a fronte del trasferimento di 9 sovrintendenti, ne sono stati assegnati appena 3; per 3 ispettori trasferiti, e ne sono arrivati solo 2; due dirigenti sono stati trasferiti senza alcuna sostituzione, aggravando un vuoto dirigenziale già esistente. Alcuni dirigenti si trovano oggi a gestire più uffici contemporaneamente, con un carico di lavoro ormai insostenibile. Questo si traduce in confusione operativa e nella mancanza di riferimenti chiari per i colleghi».
«La situazione è critica anche per la Sezione Polizia Stradale, completamente ignorata nonostante il suo ruolo essenziale. Nessun miglioramento si è registrato nemmeno per il Distaccamento di Amandola, che continua a operare in condizioni emergenziali. Le nostre richieste non sono nuove né irrealistiche. Chiediamo soltanto il rispetto del decreto ministeriale già in vigore, che prevede l’assegnazione di 20 unità aggiuntive alla Questura di Fermo, 20 unità alla Polizia Stradale e 8 unità al Distaccamento di Amandola. Oltre al controllo del territorio, le criticità si ripercuotono su numerosi altri ambiti: rilascio di passaporti, permessi di soggiorno, licenze, attività investigative, gestione dell’ordine pubblico durante eventi sportivi. Tutti settori ormai allo stremo».
«Eppure, nonostante la grave carenza di organico, le donne e gli uomini della Polizia di Stato della provincia di Fermo continuano a garantire, con dedizione e professionalità, risultati straordinari. Ne sono esempio i recenti arresti effettuati dalle volanti e l’importante operazione della Squadra Mobile, che ha portato allo smantellamento di un sodalizio criminale da tempo radicato nel territorio di Porto Sant’Elpidio».
«Ma a quale prezzo si ottengono questi risultati? Sacrificando la famiglia e la vita personale? Per quanto tempo si può sostenere questo carico di lavoro? Le promesse non bastano più. Ora servono risposte immediate e concrete. La provincia di Fermo merita sicurezza, presenza sul territorio e istituzioni che diano seguito agli impegni presi. Infatti nonostante l’emergenza rappresentata è arrivata una nuova richiesta di aggregazione di personale della Questura di Fermo a rinforzo di altre Questure. Non resteremo in silenzio mentre le donne e gli uomini in divisa non ottengono il rispetto che meritano. I sindacati della Polizia di Stato sono e saranno sempre al fianco dei colleghi, pronti a tutelarli in ogni sede e con ogni mezzo a disposizione. Nessuno verrà lasciato solo. Continueremo a batterci con determinazione affinché vengano garantite condizioni di lavoro dignitose e il giusto riconoscimento all’impegno quotidiano di chi indossa la divisa».
«Alla cittadinanza e alla politica diciamo con chiarezza: noi ci siamo, ogni giorno, per garantire sicurezza e legalità. Ma questo è un vero grido d’allarme. Non possiamo più farcela da soli. Serve un intervento immediato, concreto, duraturo. Perché proteggere chi ci protegge è un dovere di tutti».
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