di Andrea Pietrzela
I terremotati della zona del cratere che hanno iniziato ma non ancora terminato i lavori di ristrutturazione legati al bonus 110, possono tirare un sospiro di sollievo. Nella bozza della Legge di bilancio 2026, infatti, è contenuta la proroga – fino al 31 dicembre 2026 – del termine per la rendicontazione del bonus relativo alle pratiche sisma depositate prima del 30 marzo 2024.
Lavori di ricostruzione ad Arquata del Tronto
UN ANNO IN PIÙ – A disposizione un interno anno in più, dunque, per portare a termine i lavori nell’area del cratere, dove circa 5.000 pratiche avviate avrebbero dovuto terminare i lavori entro il 31 dicembre 2025. Il rischio concreto di vedere tutto bloccato è stato dunque, per fortuna, debellato.
Nello specifico, nell’art. 113 della bozza della Legge di bilancio 2026, quello dedicato alle “Esigenze connesse alla ricostruzione”, si legge che:
“L’efficacia delle disposizioni (…) della legge 4 dicembre 2017, n. 172, è prorogata fino all’anno 2026. A tal fine è autorizzata la spesa di 2,85 milioni di euro per l’anno 2026, di cui 1,7 milioni di euro per il Comune dell’Aquila e 1,15 milioni di euro per i Comuni del cratere“.
ESENZIONI FISCALI – Prorogate, poi, anche le esenzioni fiscali per i cittadini e le imprese dei territori terremotati. Il Governo ha previsto un fondo di 300.000 euro per compensare le minori entrate dei Comuni marchigiani e umbri, con un decreto del Ministero dell’Interno che definirà le quote per ciascuna Regione. Confermata, poi, la spese di 10 milioni di euro per assicurare la gestione dei rifiuti nei Comuni del cratere.
ATTIVITÀ – Previsti poi 5 milioni di euro per agevolare la riduzione dei canoni di locazione a favore delle attività economiche che operano nei centri colpiti dal sisma, per sostenere la ripartenza di negozi, artigiani e piccole imprese.
FAMIGLIE – Cambia anche il contributo per le famiglie sfollate. Dal 1° gennaio 2026 l’attuale “contributo per l’autonoma sistemazione” sarà sostituito dal nuovo “contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione”. La misura riguarda le famiglie delle Marche e dell’Umbria che hanno perso la propria abitazione a causa dei sismi del 9 novembre 2022 e del 9 marzo 2023: stanziati 2,5 milioni di euro per il 2026, gestiti dal Commissario straordinario, con l’obiettivo di garantire un aiuto economico fino al rientro nelle case ricostruite.
PER UFFICI E COMUNI – Nuovi fondi saranno destinati anche agli addetti ai lavori per la ricostruzione: 59 milioni di euro sono destinati agli Uffici speciali regionali e ai Comuni del cratere – nelle Marche centinaia tra Macerata, Ascoli, Fermo e Ancona – e 1 milione di euro sarà utilizzato per aggiornare le piattaforme digitali usate dal Commissario straordinario.
Dopo quasi un decennio di emergenze, l’obiettivo dichiarato di tutte queste nuove misure è accelerare la chiusura dei cantieri ancora aperti.
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