Il Prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio si è recato in visita istituzionale presso il Comune di Belmonte Piceno, uno dei borghi più rappresentativi del territorio dell’entroterra fermano.
Ad accoglierlo, presso la sede municipale, il primo cittadino Ivano Bascioni accompagnato da alcuni componenti dell’Amministrazione comunale.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi di particolare rilievo per la comunità locale, con specifico riferimento alla coesione sociale e allo sviluppo del tessuto economico del territorio ed alla valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale.
La visita è iniziata presso la sede temporanea della scuola dell’infanzia, dove il Prefetto ha condiviso un momento di incontro con i bambini e il corpo docente, manifestando vivo apprezzamento per l’impegno educativo nei confronti dei più piccoli della comunità. In tale occasione, il Prefetto ha espresso l’auspicio di poter tornare in futuro per visitare il nuovo edificio scolastico, la cui realizzazione è già stata approvata con progetto esecutivo.
Successivamente, il Sindaco ha accompagnato il Prefetto in un percorso di scoperta delle principali testimonianze storico-artistiche della cittadina. La visita ha toccato la chiesa del Santissimo Salvatore, riedificata dall’architetto Domenico Fontana, il Museo Archeologico Comunale, custode di importanti reperti provenienti dalle antiche tombe picene, e la chiesa di Santa Maria in Muris, detta anche di San Simone, di origine alto-medievale, la cui edificazione è da far risalire alla presenza dei farfensi nel territorio.
Nel congedarsi, il Prefetto ha assicurato al Sindaco di Belmonte Piceno la massima attenzione alle esigenze della comunità, ribadendo l’impegno della Prefettura nel sostenere i Comuni dell’entroterra e nel valorizzarne le specificità. Ha espresso, inoltre, apprezzamento per l’attenzione dell’Amministrazione comunale alla tutela e alla promozione del patrimonio artistico e culturale locale, autentico elemento identitario e risorsa di sviluppo per l’intera comunità.
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