Dopo qualche polemica e delle critiche serpeggiate soprattutto sui social, l’Amministrazione Comunale di Amandola interviene per fare chiarezza sulla vicenda della gestione dei Campi da Tennis all’aperto, confermando «l’obbligo di gara pubblica e la proposta al Circolo Tennis di proroga fino al 2026. Proposta questa, al momento, ancora senza risposta». A dirlo è direttamente il sindaco Adolfo Marinangeli che ricostruire i fatti.
«Credo sia arrivato il momento di fare chiarezza e raccontare con sincerità come si sia creata questa “bolla cittadina” che, in pochi giorni, ha assunto una risonanza forse eccessiva. Scrivo non per polemizzare, ma per spiegare i fatti con serenità e trasparenza, per rispetto verso tutti i cittadini che amano questa città e che, come me, credono nel valore della verità, della trasparenza, della legalità e della collaborazione. Prima dell’estate i funzionari del Comune mi segnalano che la convenzione per la gestione dell’impianto sportivo con il circolo Tennis di Amandola era già scaduta al 31 dicembre 2024 ed aggiungono che, per legge, corre l’obbligo di procedere tramite gara di appalto pubblica così come è stato sempre fatto in questi anni, per ogni immobile dato in gestione ad enti o associazioni esterne Ricordo di aver, in quel periodo, informato alcuni membri del Direttivo del locale Circolo Tennis con i quali abbiamo avuto, negli anni, sempre ottimi rapporti, ricevendo da loro una risposta di assenso e di tranquillità.
Passata poi la stagione estiva nei primi giorni del mese di settembre mi viene di nuovo fatto notare che nessuno del Circolo si era preoccupato della scadenza del contratto e richiesto il rinnovo dello stesso. A questo punto in data 9 settembre invio – fa sapere il primo cittadino – una prima semplice lettera nella quale si informa che “la convenzione è scaduta il 31 dicembre 2024 e si chiede di conoscere i prezzi applicati per l’attività di tennis” che, come previsto all’art. 7 della convenzione, possono essere stabiliti solo dalla Giunta Comunale, unitamente alle modalità operative previste”.
A fronte di questa comunicazione ufficiale, verifico successivamente che nessuno del Circolo Tennis aveva preso contatti con l’amministrazione comunale per chiedere un incontro o proporre soluzioni anche tampone. Nel dubbio ed un pò meravigliato sia telefonicamente che a mezzo messaggi avverto della situazione alcuni Soci ed amministratori del Circolo anche al fine di poter velocemente chiudere la questione ricevendo da loro, nuovamente, la massima disponibilità per una positiva soluzione. Passano diverse settimane e solo in data 24 settembre arriva una risposta interlocutoria da parte del presidente che invia i nuovi prezzi attualmente in uso e modificati senza alcuna autorizzazione della Giunta Comunale e chiede solo di conoscere cosa “si intende per con la dicitura modalità operative”. Nessun cenno al fondamentale aspetto della scadenza, già avvenuta da oltre nove mesi, ed all’eventuale rinnovo della stessa così come avvenuto in passato. A quel punto, considerato che tutti gli anni da ottobre e fino a marzo i campi da tennis vengono sicuramente chiusi per l’arrivo della cattiva stagione e nella certezza di non creare problemi agli appassionati, faccio inviare dagli uffici comunali in data 6 ottobre una lettera dai contenuti “più circostanziati” dove si prevede di attivare, per quanto possibile, le operazioni obbligatorie per “il rinnovo della gara d’affidamento che sarà avviata presumibilmente entro la fine di questo anno” e come previsto dall’art 5 della convenzione si chiede, come viene fatto in tutti gli avvisi di appalto, di liberare l’immobile “da persone e cose ed in perfetta funzionalità, efficienza e pulizia”. Una procedura considerata normale ma obbligatoria e sempre rispettata per tutti gli immobili e per tutte le Associazioni di Amandola, nessuna esclusa. Purtroppo dal 6 ottobre ad oggi non c’è stata più nessuna risposta ufficiale da parte del Direttivo del Circolo Tennis ma solo qualche messaggino personale».
«Poi, senza alcuna comunicazione al Comune, in data 9 ottobre – continua Marinangeli – viene inviato un messaggio solo su WhatsApp a tutti i soci con il quale “…in considerazione del fatto che la convenzione per la gestione della struttura sportiva all’aperto è scaduta in data 31/12/2024 ed in ottica di nuova gara di appalto per la gestione, si chiede di liberare l’impianto. Alla luce di ciò, siamo purtroppo costretti a chiudere anticipatamente la struttura all’aperto e quindi non saranno più prenotabili i campi in terra rossa ma solo il PalaTennis” sempre di proprietà del Comune, con il quale è stata nel 2024 rinnovata la convenzione. Messaggio questo che, se non altro, evidenzia che l’attività sportiva del Tennis è sempre praticabile nella nostra città, senza interruzioni tutto l’anno, grazie appunto alla struttura coperta sulla quale, ultimamente, un cittadino, ancora sconosciuto, ha sollevato dubbi di legittimità. Situazione questa sulla quale nessuno del Circolo Tennis ha mai espresso pubblicamente la minima solidarietà ed il sostegno al Sindaco che lo ha realizzato, con rischi esclusivamente personali. Solo dopo questo messaggio di chiusura nei confronti del Comune, arrivano le prime telefonate in particolare all’Assessore Mariani che, erroneamente, e me ne assumo personalmente la responsabilità, non era stato correttamente informato, della situazione venutasi a creare. Appena qualche giorno dopo su richiesta di un membro del Direttivo e di uno storico appassionato di tennis ci si incontra in Comune ed in pochi minuti viene chiarita la situazione e prospettata una possibile soluzione. Soluzione che viene riconfermata il giorno successivo in una riunione ufficiale con i consiglieri di maggioranza, la giunta comunale, al Presidente del Circolo Tennis insieme ad un membro del direttivo.
“Il Direttivo chiede il rinnovo della convenzione e nelle more della legge, si concede al Circolo Tennis una proroga della convenzione fino a tutto il 2026 così da garantire la continuità dell’attività sportiva e l’iscrizione delle varie squadre ai tornei” . Soluzione questa che avrebbe anche dato la possibilità agli Uffici Comunali di poter fare, con serenità e senza problemi, tutte le operazioni relative all’espletamento della gara nel rispetto
della normativa vigente. Invece niente da fare. A questa che sembrava una positiva soluzione, il Circolo tennis, a maggioranza, “sembra” abbia, incomprensibilmente, risposto ‘no’. Si sottolinea “sembra” perché ancora oggi il Comune non ha ricevuto nessuna risposta ufficiale, ma solo scampoli di notizie fatte filtrare tramite i social senza un minimo di rispetto istituzionale. Ritengo tutto ciò molto spiacevole in quanto in questi undici anni di amministrazione ho sempre cercato il dialogo, il rispetto delle regole democratiche e la massima apertura verso tutte le associazioni cittadine nessuna esclusa. Lo stesso spirito ha guidato ogni decisione anche in questa vicenda. Nessuna esclusione, nessun atto punitivo, nessun pregiudizio ma solo la volontà di gestire correttamente e secondo legge un bene pubblico e garantire che Amandola continui a offrire servizi e spazi sportivi di grande qualità. Oggi più che mai sento il dovere di ricordare che la collaborazione è la forza più grande di una comunità; Istituzioni, associazioni, cittadini: ognuno ha un ruolo diverso, ma tutti devono condividere un unico obiettivo: il bene comune. Quando si lavora insieme, con etica, rispetto tra le parti e responsabilità, si cresce e si costruisce. Quando prevalgono sfiducia o sospetto, si perdono tempo, energie ed opportunità.
La mia porta, come sempre, resta aperta a tutti i cittadini. Ho sempre creduto, e credo, nel dialogo, nella trasparenza e nella buona fede delle persone. Amandola merita questo: una Comunità che – conclude il sindaco – sa parlare, discutere, ascoltare ma che sa, alla fine, anche ritrovarsi unita per andare avanti e crescere insieme. E per chi in questi giorni ha avuto qualche dubbio o difficoltà nel comprendere questa strana vicenda dico solo di guardare verso “Pian di Contro” dove troverà, ne sono sicuro, la fiducia nelle Istituzioni, tutte le risposte ai suoi dubbi e la voglia di continuare a credere in Amandola».
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