Ecco la 28esima edizione di Diamanti a Tavola con protagonista “sua maestà” il Tartufo Bianco pregiato. Il programma con tutti gli eventi

AMANDOLA - Grandi chef e cultori del buon cibo protagonisti dall'1 al 9 novembre tra cene degustazione, laboratori, musica, escursioni e tantissime iniziative legate appunto al pregiatissimo bianco dei Sibillini. Previsto un riconoscimento ad Amat Marinangeli. «Nove giorni intensi per festeggiare questo prodotto magnifico e il grazie sentito ai nostri cavatori»

Diamanti a Tavola

Novembre ad Amandola è sinonimo di altissima qualità ormai da tantissimi anni. Torna infatti, con l’edizione numero 28, “Diamanti a Tavola” ovvero il Festival del Tartufo Bianco Pregiato di Amandola, appuntamento che da sempre supera i confini provinciali e regionali diventando un autentico punto di riferimento del settore.

Da sabato 1 a domenica 9 novembre Amandola si trasformerà, infatti, in un autentico spettacolo a cielo aperto tra degustazioni, mercatini, laboratori, escursioni e cene preparate con grandi cuochi. Davide Camaioni duetterà con protagonisti assoluti della cucina italiana, partendo dalla cena di apertura del 31 ottobre con lo chef Moreno Cedroni e Giorgione in quella di chiusura. Nel mezzo, cene evento del 4 e 6 novembre con Riccardo Lupi che, nella seconda occasione, sarà accompagnato dal filosofo Cesare Catà, preceduto all’aperitivo a base di tartufo con lo chef Enrico Mazzaroni. Alla cerimonia di apertura in programma sabato 1 novembre invece ci sarà il riconoscimento all’associazione Atam (Associazione Tartufai dei Monti Sibillini) con presente Peppone Calabrese.

A fare gli onori di casa in conferenza stampa è stato il sindaco Adolfo Marinangeli: «Due i weekend interessati e quest’anno saranno ricchissimi di iniziative. Nove giorni di festa di prodotti tipici, dell’area montana e dei Monti Sibillini. Tutte le associazioni sportive, culturali e sociali hanno partecipato alla stesura del programma. Saremo una città piena di cittadini ed associazioni che daranno vita ad eventi nuovi con una qualità che si alza ogni anno. Dagli chef stellati partendo con la prima cena in apertura grazie a Moreno Cedroni insieme a Davide Camaioni. Siamo grati dell’attività che svolgono i nostri tartufai, ovvero chi materialmente raccoglie e poi vende il tartufo. Non commercianti che vendono tartufo ma veri cercatori e cavatori. Sabato ci sarà una cerimonia inaugurale con la presenza di Peppone Calabrese. Vogliamo dare un riconoscimento ufficiale all’Atam, al presidente e a tutti i tartufai che fanno crescere da 28 anni a questa parte la nostra manifestazione. Inoltre lavoriamo da mesi su una web app che sintetizzi gli aspetti social e turistici, daremo a quest’app la possibilità di gestire le esperienze di questi giorni proprio per i turisti, un sistema che indicherà al turista, all’interno, del programma cosa fare, in quei giorni, e programmarsi l’uscita nel dettaglio. Siamo in una fase ancora sperimentale ma sulla quale vogliamo lavorare e che ci sta già dando enormi successi in termini di presenza ed utilizzo. Parliamo di un tentativo di essere vicini a chi verrà per avere informazioni turistiche che possono essere reperite anche all’ufficio turistico “fisicamente” aperto per tutta la durata dell’evento».

Ad entrare nei dettagli del programma è stato l’assessore al tartufo e vicesindaco Giovanni Annessi. «E’ questa l’edizione dedicata al Tartufo Bianco, la più importante dell’anno per il pregio del prodotto ma anche per la ricchezza delle iniziative. Per Amandola il tartufo è una grandissima risorsa, siamo tra le Città del Tartufo e per questo abbiamo lavorato sempre tanto in passato. Il bianco pregiato ha un forte profumo e un sapore delicatissimo quanto piacevole. Molte le iniziative di promozione come l’allestimento del Museo del Tartufo e l’idea di fare una sperimentazione di coltivazione del tartufo bianco in un terreno acquistato ad hoc, idea che sta andando avanti e sulla quale puntiamo molto. C’è la collaborazione decisiva con Atam con cui organizziamo l’evento che si svolge nel centro di Amandola, da Piazza del Risorgimento, per poi abbracciare le vecchie botteghe e i localini delle viuzze limitrofe. I cavatori venderanno direttamente il tartufo presso la Collegiata, senza intermediari. Insieme a loro tanti espositori di prodotti locali e tantissime associazioni presenti con i loro piatti principali a base e tartufo. Ma ricordo che è severamente vietato l’utilizzo di salse o preparati chimici. Presso la Casa del Parco i grandi chef presenteranno i loro piatti ed è un’esperienza per palati fini e soprattutto curiosi».

Maria Rita Grazioli è l’assessore al turismo che si occupa direttamente anche di tutti gli eventi importanti e collaterali della manifestazione: «Lo chiamiamo Festival in quanto è la Festa del nostro Diamante. Abbiamo voluto la cerimonia inaugurale per celebrare la nostra eccellenza, presso il nostro palazzo museale che presto aprirà le porte del Museo del Tartufo. Un segno di ringraziamento all’Atam che ha fatto tantissimo in questi anni. Presentiamo una lunga serie di eventi culinari con chef d’eccezione che ci sveleranno, nelle varie serate, alcuni segreti della loro arte culinaria. Abbiamo abbinato arte e cucina, per il 6 novembre è prevista la partecipazione di Cesare Catà per un aperitivo al tartufo con lo chef Mazzaroni per poi concludere la serata-spettacolo con la cena dallo chef locale Lupi. Non mancheranno “fregnacce”, polentone e galantina tra le specialità locali da poter assaggiare insieme ai dolci proposti da associazioni e pasticcerie. Non solo tartufo, dunque, che però resta centrale: ci saranno i prodotti agricoli locali insieme ad appuntamenti ed eventi folkloristici fino alle passeggiate naturalistiche con percorsi culturali e gli immancabili convegni. Non mancheranno lo spazio per i piccoli con tanto di Luna Park»

 

Matteo Giacomozzi è il giovanissimo rappresentante dell’Atam che ha parlato nel dettaglio del prodotto e della stagione: «Ci aspettiamo una stagione buona ma viste le alte temperature finora non ne abbiamo molta abbondanza. Faremo del nostro meglio per garantire il prodotto di qualità per tutta la manifestazione. Il prezzo, se non migliorano le condizioni, non è bassissimo ma siamo molto dipendenti dal momento e dalla temperatura: se cambia il clima in questi giorni, potremmo averne molto di più.  Con il passare dei giorni potrebbe anche cambiare e migliorarne la disponibilità. Ad oggi i prezzi migliori sono sui 250 euro all’etto, ovviamente anche in base alla pezzatura ma la qualità non cambia e le pezzature piccole sono buone allo stesso modo. Come gustarlo? Parere personale: semplicemente con l’uovo ma anche sui primi ha un sapore incredibile. Dipende ovviamente dai gusti di ognuno».

Roberto Cruciani

(clicca sulle locandine per ingrandirle)


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