
Stefano Cento al “Bruno Recchioni” di Fermo, in forza nella compagine calzaturiera, per un derby a tinte gialloblù: Fermana-Montegranaro, sfida riconducibile al Campionato Regionale di Eccellenza Marche 2011/12
di Redazione
FERMO – Classe 1984, in carriera esterno destro a tutta fascia ed all’occorrenza utilizzabile come centrale di difesa.
Stefano Cento, dopo una lunga militanza tra i dilettanti, ad inizio della stagione corrente ha appeso le canoniche scarpette al chiodo, traslando il proprio impegno nel mondo del calcio dal campo di gioco alla scrivania dirigenziale, diventando il team manager della Maceratese, matricola nel girone F del Campionato Nazionale Dilettanti.
Il longevo laterale, nel solo Fermano, in corso d’opera ha vestito le maglie di Montegiorgio, Montegranaro, Folgore (dapprima nella sola Falerone, poi virata nel progetto congiunto con la città di Montegranaro), Elpidiense Cascinare, Sangiorgese e Futura ’96. Gettando il metaforico occhio clinico sulle nostre attuali realtà calcistiche, l’ex laterale analizza il momento delle principali compagini fermane per come segue.
Cento, nella sua attuale categoria di competenza in qualità di team manager, la Serie D, sino a poche stagioni or sono figuravano a diverse riprese Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, nella passata edizione la Fermana, mentre al momento….
«In Serie D effettivamente manca una rappresentanza del territorio fermano, e questo è davvero un peccato. Piazze importanti con storia, seguito e tradizione calcistica come quella della Fermana, o altre che nel corso del tempo si sono ben disimpegnate per diversi cicli nella parte elitaria del dilettantismo calcistico, meriterebbero anche oggi di calcare categorie più prestigiose, all’altezza del loro valore e del loro pubblico. Mi auguro pertanto che presto ci sia un deciso cambio di rotta per gli appassionati di una parte delle Marche, quella legata alla provincia di Fermo, che richiami i nobili ricordi degli anni passati».

Stefano Cento agli inizi della carriera. In copertina nelle attuali vesti di team manager alla Maceratese, matricola nel girone F del Campionato Nazionale Dilettanti
Scendendo in Eccellenza, ecco gli stessi canarini ed il Montegranaro, una piazza che conosce bene grazie ai tanti anni trascorsi in gialloblù nei lustri scorsi. Che ruolo potrebbero recitare, alla resa dei conti, i sodalizi della nostra provincia in un torneo che al momento è praticamente dominato dall’equilibrio?
«Il massimo campionato regionale si sta rivelando effettivamente del tutto equilibrato: classifica alla mano, il divario di punti tra la zona playout e quella playoff ad oggi è minimo. Diverse squadre si sono attrezzate per competere nelle prime posizioni, ma al momento nessuna sembra avere una marcia nettamente superiore alle altre. Tra le formazioni più convincenti spicca la Fermana. La squadra canarina mostra un buon gioco, una rosa qualitativamente valida e secondo me vanta tutte le caratteristiche per poter ambire ad un campionato di vertice. Anche il Montegranaro Calcio, che tra i massimi dirigenti conta il patron Andrea Tosoni, prosegue il proprio percorso con impegno, professionalità e una visione chiara di crescita».
Al piano sportivo sottostante, quello della Promozione girone B, in gioco Porto Sant’Elpidio, Palmense, Monturano ed Elpidiense Cascinare: secondo lei raggiungeranno i rispettivi obiettivi di stagione?
«Il Monturano sta disputando un ottimo campionato: non è in testa, ma è tra le squadre più convincenti del girone e secondo me potrebbe puntare a buoni risultati. La Palmense era e resta una formazione insidiosa e, grazie a qualche giocatore di spicco, potrà sicuramente fregiarsi della disputa di un torneo di livello. L’allenatore dell’Elpidiense Cascinare (Lorenzo Cerolini, ndr) ha da poco annunciato l’addio alla squadra e tale passaggio potrebbe portare ad un cambio di rotta nella stagione, da capire dove andranno a canalizzarsi le attuali incognite, prima tra tutte conoscere nome e dunque il profilo del tecnico subentrante. Il Porto Sant’Elpidio ha un allenatore giovane ma preparato come Andrea Mengoni, che vanta una carriera da difensore centrale di tutto livello sparsa nei principali circuiti prof. Se riesce a trovare continuità nei risultati di certo si lascerà presto alle spalle le sabbie mobili di classifica».
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