di Matteo Achilli
Un nuovo Comune di quasi 10.000 abitanti alla foce della Valdaso, un vecchio pallino di Vincenzo Berdini, sindaco di Pedaso, che prova a rispolverare l’idea della fusione tra il proprio Comune, Pedaso appunto, Altidona e Campofilone. Ecco cosa ne pensano i tre sindaci interessati dall’ipotesi, ossia, oltre allo stesso Berdini, Giuliana Porrà di Altidona e Giovanni Feliziani di Campofilone.
«Fin dalla mia prima discesa in campo politico nel lontano 2000, non ho mai smesso di credere e parlare di fusione tra i Comuni di Pedaso, Campofilone ed Altidona. Un progetto che potrebbe sembrare impossibile, ma che andrebbe a creare un Comune unico di circa 10.000 abitanti, che raddoppierebbero nel periodo estivo – racconta Berdini – potremmo rappresentare al meglio la Valdaso, composta quasi esclusivamente da micro Comuni, che avrebbe così un punto di riferimento nella nuova realtà. Un ente che avrebbe la sua rilevanza a livello politico arrivando ad essere tra i maggiori della provincia, ma anche un nuovo slancio a livello economico e sociale».
Il perché della fusione, di cui si parla anche in altre zone del Fermano, secondo Berdini è chiaro: «Oggigiorno lo spopolamento e la denatalità sono problemi ordinari, vediamo scuole chiudere nei piccole centri, dove ci si fa la guerra per accaparrarsi qualche bambino ed evitare la chiusura. Sempre più Comuni scelgono di accorpare i propri servizi per diminuire le spese – racconta Berdini – oggi i cittadini vogliono servizi efficienti e moderni, in caso contrario non fanno fatica a spostarsi nei paesi accanto per averli. Per i nostri Comuni offrire servizi all’avanguardia diventa sempre più difficile e questo rischia di portare le persone a trasferirsi. Se la gente va via, perdiamo risorse umane ed economiche. Il compito degli amministratori è quello di migliorare le condizioni di vita ed economiche dei cittadini, a mio avviso per farlo bisogna unirsi. Solo così possiamo garantire servizi efficienti a costi accessibili. Quello della fusione è un iter irreversibile, che possiamo affrontare autonomamente prima che ci venga imposto». Berdini, che ormai da quasi vent’anni amministra Pedaso, sa bene che non è semplice convincere i cittadini, la fusione infatti passa inevitabilmente da un referendum. «Purtroppo l’essere umano è per natura abitudinario e conservatore, spesso ci si trincera dietro a fattori identitari, invece bisognerebbe essere lungimiranti e guardare alle novità con più fiducia – conclude il sindaco di Pedaso – quando introduciamo delle novità i cittadini all’inizio storcono il naso, poi si abituano e magari ci ringraziano. Io rilancio la mia idea, vediamo se qualcuno ha voglia di raccoglierla».
Cauta la sindaca di Altidona, Giuliana Porrà, che però non chiude totalmente all’ipotesi di fusione: «L’argomento sicuramente è complesso. Credo che vada assolutamente condiviso con i cittadini e preparato con una stretta collaborazione tra i Comuni».
Una proposta che il sindaco di Campofilone, Giovanni Feliziani sembra non snobbare: «Personalmente sono d’accordo con il collega Berdini – afferma il sindaco di Campofilone – l’aver redatto un piano regolatore in comune tra Pedaso, Campofilone, Massignano e Montefiore dell’Aso, depone in tal senso come sensibilità espresse. Naturalmente tutto dovrà essere seguito attentamente, con i vari passaggi giuridici e di consenso da parte dei cittadini. A mio avviso dovremmo uscire dai campanili e anticipare, governandolo, quanto la storia e la necessità amministrativa ci richiederà».
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