«Cinque carabinieri aggrediti in un mese nel Fermano, escalation di violenza e carenza di organico» Speranza (Usic) chiede un incontro con il prefetto

L'ALLARME - Cristiano Speranza, segretario regionale Usic Carabinieri con delega per la provincia di Fermo: «La carenza di organico è sempre più ampia, mentre la criminalità, soprattutto lungo la costa, non conosce tregua. Gli episodi di novembre rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ogni aggressione non solo mette a rischio l’incolumità dei colleghi, ma indebolisce ulteriormente reparti già in difficoltà».

Cristiano Speranza, segretario regionale Usic Carabinieri con delega per la provincia di Fermo

di redazione CF

«Continua a crescere la preoccupazione per la sicurezza degli operatori delle forze dell’ordine nel Fermano. Solo nel mese di novembre si sono registrate cinque aggressioni ai danni di carabinieri impegnati in regolare servizio. Tutti hanno riportato ferite tali da richiedere l’intervento del pronto soccorso e giorni di convalescenza». A denunciare la gravità della situazione è Cristiano Speranza, segretario regionale Usic Carabinieri con delega per la provincia di Fermo, che rivolge un monito alle istituzioni.

«La carenza di organico – spiega Speranza – è sempre più ampia, mentre la criminalità, soprattutto lungo la costa, non conosce tregua. Gli episodi di novembre rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ogni aggressione non solo mette a rischio l’incolumità dei colleghi, ma indebolisce ulteriormente reparti già in difficoltà».

Secondo il sindacato, la situazione avrebbe ormai «assunto contorni tali da richiedere un intervento urgente e coordinato». Per questo l’Usic annuncia che chiederà «un incontro con il Prefetto di Fermo e con le autorità politiche locali, con l’obiettivo di agire in sinergia per garantire maggiore tutela tanto ai cittadini quanto alle forze di polizia, che ogni giorno assicurano la sicurezza del territorio».

L’appello del sindacato arriva in un contesto di «crescente preoccupazione per il numero di aggressioni registrate a livello nazionale nei confronti degli operatori in divisa, fenomeno che, come rilevato nel Fermano, incide direttamente sull’efficienza e sulla capacità operativa dei presidi locali».


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