Zaini di emergenza per i trasporti secondari, nuova donazione al reparto di Anestesia-Rianimazione del “Murri”

DONO - Un gesto che racchiude tutta la tutta la generosità della sig.ra Rosella Diletti: «Questo mio gesto va oltre l' encomio che abbiamo già rivolto alla Rianimazione per quanto fatto durante il ricovero di mia madre. Vuole lasciare un segno tangibile e concreto della mia riconoscenza nei loro confronti»
Quei tre zaini di emergenza per i trasporti secondari “racchiudono” tutta la generosità della sig.ra Rosella Diletti che li ha voluti donare al reparto di Anestesia-Rianimazione dell’ospedale Murri di Fermo. Ieri la consegna direttamente in reparto. Ad accogliere la sig.ra Diletti, il primario dr. Daniele Elisei, la funzione organizzativa Monia Vergari e tutto il personale medico-infermieristico in servizio. In rappresentanza della Direzione generale, il direttore socio-sanitario, ing. Alberto Franca, e quello del Governo clinico-Rischio clinico, dr. Andrea Vesprini. Presente anche il dr. Luca Polci della direzione medico-ospedaliera.
«Questa mia donazione – le parole di Rosella Diletti – vuole essere un gesto di riconoscenza nei confronti del personale del reparto dove ho avuto mia madre ricoverata a seguito di un’emorragia cerebrale. Tutto il personale, non solo con lei ma anche con noi familiari e nonostante il momento critico che stavamo vivendo, è sempre stato oltre che altamente professionale anche di una profonda umanità. Questo mio gesto va oltre le parole di encomio che abbiamo già rivolto alla Rianimazione. Vuole lasciare un segno tangibile e concreto della mia riconoscenza nei loro confronti, così come ha fatto mia madre che ha donato fegato e reni».
«Il gesto della sig.ra Diletti – le parole dell‘ing. Franca – testimoniano non solo l’apprezzamento professionale per il personale ma anche stima e quel legame umano che si crea e che spinge a dare vita a un riconoscimento concreto che diventa qualcosa al servizio della comunità».
Per il dr. Vesprini la donazione è una «testimonianza del senso di gratitudine per l’umanità dei nostri professionisti, che fa bene al cuore di tutti noi. Riscoprire la gratitudine è un tassello fondamentale nella valorizzazione della dignità umana».
«Ringrazio la sig.ra Diletti e tutto il mio team – il punto del dr. Elisei – la donazione è il frutto di un gesto spontaneo e non scontato. Un riconoscimento al personale medico ma soprattutto a quello infermieristico, sempre al fianco del paziente e dei familiari. Oggi la Terapia intensiva va proprio in questa direzione, ossia quella di avvicinare quanto più possibile i familiari alle persone ricoverate. Credo che questa, soprattutto grazie all’impagabile valore dei nostri infermieri e del personale ausiliario, sia una strategia vincente». Dello stesso avviso la funzione organizzativa, dr.ssa Monia Vergari: «Ringrazio i miei colleghi per l’impegno e la professionalità che dimostrano ogni giorno, qualità che trovano risposta in gesti che scaldano i nostri cuori, come quello della sig.ra Diletti».

La consegna degli zaini è stata occasione anche per parlare dell’importanza della donazione di organi (che al Murri ha come Coordinatrice la dr.ssa Daniela Fiore) come è stato nel caso della mamma di Rosella Diletti: «Le donazioni di organi – le parole del dr. Luca Polci – sono un gesto di enorme generosità da parte dei pazienti che hanno espresso il loro consenso mentre erano ancora in vita. Ma quando questo non è stato manifestato, e si arriva comunque alla donazione, il grazie va ai familiari. Elemento da non sottovalutare».

«Con la donazione si dà vita a un percorso infinito che va oltre il lutto – ha aggiunto il dr. Giampiero Bagalini, responsabile della Terapia intensiva – ed è meravigliosa l’idea che si possa fare qualcosa di così importante per gli altri in un mondo troppo concentrato sull’Io».


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