Con “Serenity” chiamare la Croce Azzurra è più facile: il nuovo braccialetto per salvare anziani e fragili

PORTO SAN GIORGIO - È stato presentato questa mattina, presso la sede della Croce Azzurra, un dispositivo all'avanguardia utile a monitorare e permettere ad anziani e fragili di chiamare i soccorsi in caso di necessità. Il presidente Belleggia: «Serenity progetto sviluppato dalla Azzurra Servizi»

di Serena Murri

Serenity, un progetto per salvare vite prima che sia troppo tardi. È stato presentato questa mattina, presso la sede della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, un dispositivo all’avanguardia utile a monitorare e permettere ad anziani e persone fragili di chiamare i soccorsi se stanno male e si trovano da soli a casa.

«Presentiamo un progetto sociosanitario chiamato Serenity, sviluppato dalla Azzurra Servizi (impresa no profit attiva nel sociale), dopo una serie d’interventi sul territorio – le parole del presidente della Croce Azzurra, Gilberto Belleggia – in collaborazione coi vigili del fuoco che sopraggiungono per salvare persone sole cadute in casa, rimaste a terra anche per ore e non sempre in grado di chiedere aiuto. L’idea è quella di un braccialetto indossato dalla persona fragile, monitorato dalla nostra centrale h24, sia per i parametri vitali che in grado di rilevare se la persona è caduta, facilitando la macchina del soccorso». Il Comune ha accolto con favore l’iniziativa: «Abbiamo pensato – le dichiarazioni dell’assessora Carlotta Lanciotti – possa essere uno strumento rivoluzionario nel campo della prevenzione. Come ente possiamo segnalare casi. Sarà uno strumento di prevenzione».

«Siamo qui perché – il punto del sindaco Valerio Vesprini – crediamo in questo progetto e nel lavoro che la Croce azzurra porta avanti quotidianamente sul territorio. È un progetto per la prevenzione nel sociale e rivolto a persone sole. Speriamo che l’iniziativa possa avere un seguito sul territorio».

Daniele Chiarini, responsabile Azzurra Servizi, ha illustrato il progetto «pensato sulla medicina prettamente sanitaria, sappiamo ce n’è il bisogno sociale per persone fragili e sole. Abbiamo parlato con il Comune per capire a chi proporlo. Vogliamo creare una sinergia con tutti i settori del territorio e con i caregiver. La nostra centrale, operativa h24, può gestire e monitorare. L’innovazione sta nel raccordo con gli operatori formati, sia per le urgenze che con le famiglie e le persone vicine ai soggetti soli». Il dispositivo è geolocalizzato, ha l’allarme per lo smarrimento, il rilevamento cadute, può anche servire a comunicare. Basta premere un tasto per mandare un sos che fa partire la fase di allarme. Può essere anche di aiuto per ricordare i farmaci. L’idea è nata dal fabbisogno sociale emerso per quelle che sono le fasce più deboli, gli anziani e le persone sole. La Croce Azzurra si è detta disponibile a collaborare con tutte le altre strutture sul territorio. Il dispositivo medico certificato potrebbe essere utile anche nelle case di riposo.


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