di Sandro Renzi
Pd nella bufera. Una fetta del partito sarebbe contraria alla ricandidatura dell’assessore Catia Ciabattoni. Si apre così un caso politico “scottante” per il primo partito della città a meno di due mesi dalle presentazione delle liste. Quella dei Democrat pare sia ormai pronta, resta da capire se comprenderà o meno anche il nome della Ciabattoni che in questi anni ha ricoperto diversi ruoli all’interno del partito contribuendo in prima persona alla nascita del Pd. Poi la nomina nel 2012 ad assessore con delega al commercio, turismo e pari opportunità, la candidatura alle regionali, archiviata con un risultato al di sotto delle aspettative, ed infine i malumori di alcuni esponenti Pd “esplosi” ieri sera durante un direttivo, guidato dal segretario Andrea Di Virgilio, ad alta tensione che si è protratto fino a tarda notte. Secondo i rumors che stanno circolando già da questa mattina, la candidatura dell’assessore sarebbe stata di fatto congelata in attesa di un nuovo incontro tra i vertici sangiorgesi del Partito. Poco o nulla trapela. Bocche cucite fino a nuovo ordine. Tra le altre cose pare non sia piaciuta l’uscita pubblica di qualche giorno fa quando la stessa Ciabattoni, confermando di voler votare la mozione Orlando in vista del congresso nazionale per il rinnovo della segreteria, ha anche annunciato la sua ricandidatura nella lista targata Pd alle prossime comunali (leggi l’articolo).
Dichiarazione, quest’ultima, che i vertici locali del partito non hanno gradito dal momento che è loro la prerogativa di organizzare la lista ed in buona sostanza scegliere chi ne farà parte. “Mai dare nulla per scontato” avrebbe detto qualcuno di loro. Una fuga in avanti, quella dell’assessore, stoppata sul nascere quindi. Nei prossimi giorni se ne saprà di più su questo improvviso, ma neanche troppo, cambio di rotta.
Cosa si contesti alla Ciabattoni e perché il veto alla sua riproposizione in lista. Nodi di carattere istituzionale-politico o personale quelli finiti sul tavolo dell’ultimo direttivo? O tutto insieme? Non è escluso che la gestione stessa dell’assessorato ed i risultati ottenuti in due comparti chiave dell’economia sangiorgese dalla Ciabattoni (turismo e commercio), una volta valutati dal suo partito, possano aver determinato questa presa di posizione apparentemente irremovibile da parte di alcuni esponenti chiave del Pd. L’impressione, tuttavia, è che ieri sera si sia arrivati ad uno scontro diretto ed annunciato ma sopito per mesi. E che alla fine il rischio di uno strappo tutto interno al partito sia qualcosa in più di una labile possibilità. Decisive saranno allora le prossime ore. Per il sindaco Nicola Loira, che si prepara a una seconda campagna elettorale non proprio in discesa a questo punto, una “gatta da pelare” che non ci voleva. Se infatti dovesse prevalere la linea di coloro che hanno chiuso le porte alla ricandidatura della Ciabattoni, non solo si avrebbe un quasi inevitabile scossone all’interno dell’attuale giunta con le possibili dimissioni dell’assessore, ma lo stesso primo cittadino in campagna elettorale sarebbe chiamato a dare spiegazioni su questa complessa pagina amministrativa che si è aperta poche ore fa, praticamente a fine mandato.
“In città mi ricandido col Pd ma non sono renziana” l’annuncio dell’assessore Ciabattoni
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Ma esiste ancora il pd?