(foto di Alessandro Giacopetti)
Ecco il Palio 2016. La suggestiva Porta San Francesco ha ospitato ieri sera il borgo medievale del 1400, animato da tutti quei personaggi che erano soliti arrivare in città nei nei giorni di festa. Le dieci contrade sono state impegnate nella rappresentazione dei loro mestieri e delle arti storiche.
Alle ore 22, come tradizione, è arrivato il Palio portato dalla delegazione di Monterubbiano, nel Medioevo castello dello Stato Fermano, e la presentazione da parte dell’artista che l’ha realizzato, Luca Corrina.
Sono tre gli elementi principali del Palio 2016 realizzato da Luca Corrina: la Madonna misericordiosa, il Duomo di Fermo, i cavalli. Corrina l’ha dipinto con colori acrilici su una tela grezza risalente alla fine del 1700 scovata nel negozio di un rigattiere di Fermo e vi ha inserito un paio di caratteristiche che lo rendono diverso dagli altri drappi: i ricci che incorniciano la figura centrale, sui quali sono riportati i motti delle dieci contrade, e i volti del pubblico, sotto le braccia della Vergine.
Colori delicati, ma impreziositi dalla lavorazione a foglia oro. Nato nel 2013 da un’idea del regista Oberdan Cesanelli, quest’anno il Borgo si è arricchito di un’Hostaria, gestita dalle contrade Fiorenza e San Martino, dove i visitatori si sono potuti rifocillare con cibi semplici e genuini in attesa dell’arrivo del drappo. “Come si è visto stasera – ha dichiarato il regista – quella del borgo è senza dubbio una scelta vincente, l’Hostaria ha avuto un ottimo riscontro con un gran numero di visitatori, vissuta con coinvolgimento e grande empatia da parte dei contradaioli”.
I tintori, il maniscalco, i mugnai, alcuni tra i mestieri riprodotti dalle contrade fermane, che hanno tutte animato il Borgo già dalle 19. Ad allietare e stupire il pubblico l’Associazione “FaVolare”, la musica di Jubal Melodia Antiqua, Frate Franzisko e il gobbo di Sicignano. In Largo Mora, inoltre, l’accampamento realizzato dalla Compagnia dei Morlacchi che, insieme agli armati della contrada San Martino, ai tamburini e alle chiarine, ai priori Montagnoli (San Martino) e Giacobbi (Fiorenza) hanno accolto la delegazione proveniente da Monterubbiano che “dopo periglioso cammino” portava in dono “lo cencio ditto Palio”.
La delegazione ha poi attraversato il piazzale della chiesa di San Francesco passando tra la folla e raggiungendo il punto in cui erano riunite tutte le contrade, i priori e i gonfaloni, i notabili della Cernita, con l’assessore Mauro Torresi a vestire i panni del Podestà, il presidente onorario della Cavalcata dell’Assunta Silvio Dionea e i vice presidenti Leonello Alessandrini e Remo Giacobbi.
Il Palio è stato condotto nella chiesa di San Francesco, dove è stato conservato durante la notte per poi essere trasferito all’Oratorio di San Domenico. Padre Luciano ha rivolto una preghiera alla Vergine, a cui ha chiesto sostegno e protezione per le contrade, affinché si possa vivere questi giorni di Palio con serenità, entusiasmo e rispetto reciproco.
“Il Palio è bellissimo – il commento a caldo dell’assessore Mauro Torresi, per la prima volta nei panni del podestà – faccio i miei complimenti a Luca Corrina che, pur essendo principalmente scultore, ha realizzato un’opera davvero emozionante”.
Grande emozione per tutti, dunque, alla vista del Palio, soprattutto per Corrina: “Questo Palio è come una parte di me, oggi la lascio a voi. Ci tengo molto a dare qualcosa alla mia città, che amo. All’inizio avevo in mente un’idea molto più moderna, ma poi, grazie alle ricerche che ho condotto in questi mesi, sono tornato ad un progetto che ha in sé un buon bilanciamento tra elementi di semplicità, come la tela grezza, ruvida, i colori delicati, e di ricchezza, come la lavorazione a foglia oro”.
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