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Maxi concerto, Terrenzi e
il cambio di location:
“La solidarietà non ha confini”

SANT'ELPIDIO A MARE - Il concerto "Un Mattone per Arquata" si terrà domani al PalaSavelli. La location iniziale era il campo sportivo di Sant'Elpidio a Mare

E’ iniziato il conto alla rovescia per il grande appuntamento di domani, primo ottobre, con il concerto “Un mattone sociale per Arquata” organizzato dalla Croce azzurra in collaborazione con le amministrazioni comunali di Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano e con le rispettive Pro Loco. Evento che si terrà al Palasavelli di Porto San Giorgio e che vanta il patrocinio del Comune rivierasco.

un mattone sociale per Arquata corretto
“Ringrazio il presidente della Croce Azzurra Robin Basso per il lavoro che ha svolto così come tutti i militi per la disponibilità che hanno messo in campo fin dal primo momento per andare incontro alle popolazioni terremotate: fin da quando abbiamo organizzato la raccolta di materiali di prima necessità si sono resi disponibili senza battere ciglio. Da lì è nata l’idea di organizzare una iniziativa di questo tipo, cercando di amplificare ancor più la solidarietà. Un ringraziamento va anche alle Pro Loco che ci sono accanto nell’orgazzazione, alla società che gestisce il Montevidoni che aveva messo a disposizione la struttura – dice il sindaco, Alessio Terrenzi – così come ringrazio tutti coloro che si sono prodigati e si stanno prodigando per la buona riuscita di questa iniziativa. Nell’invitare a sostenere il nostro progetto con l’acquisto dei biglietti per il concerto ricordo che si tratta di un gesto che permetterà di realizzare un intervento concreto sul fronte della ricostruzione ad Arquata del Tronto, visto che l’obiettivo è quello di realizzare una nuova scuola”.

Terrenzi che coglie l’occasione per dire la sua in merito al cambio di location, dal campo sportivo Montevidoni al Palasavelli: “Quando l’obiettivo è quello di fare del bene non è certo una location piuttosto che un’altra a fare la differenza – dice il primo cittadino – Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano o Porto San Giorgio non conta: abbiamo affrontato un discorso che va oltre i confini territoriali. E’ tutto il territorio fermano che si mobilita, mettendo davanti a tutto la solidarietà. Nessuno ha mai considerato il fatto di avere il concerto qui in città come una conquista, una vittoria o qualche cosa di simile: il volontariato non ha confini territoriali ne’ colori politici. Qui servono gesti concreti per aiutare persone che sono state colpite dal sisma a tornare ad una situazione di normalità: non era certo l’idea di un concerto fine a se stesso che ci ha motivati quanto la finalità. Da soli, però, non possiamo farcela pertanto invito all’acquisto dei biglietti nella certezza che quanto raccolto servirà ad un progetto concreto ed importante. Acquistare o non acquistare un biglietto non è un favore o un dispetto che viene fatto agli organizzatori ma ai destinatari del progetto che sono i terremotati per i quali, un mese fa, in tanti si sono mobilitati per far arrivare loro materiale di prima necessità, gli stessi che un mese fa hanno visto andare in frantumi i loro sogni e le loro speranza, sepolti come i loro cari, i loro amici, i loro figli e i loro animali.
Siamo sempre più convinti che la solidarietà non abbia confini e ringrazio il comune di Porto San Giorgio per la collaborazione che ha messo in campo così come ringrazio tutti gli elpidiensi che hanno portato e stanno continuando a portare beni di prima necessità presso la Croce Azzurra, materiale consegnato anche grazie a degli imprenditori elpidiensi. Ora serve un altro grande gesto di solidarietà che vada oltre ogni considerazione che non sia quella di voler fare del bene”.


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