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Vincono ricorso, sono in graduatoria, non possono insegnare: denuncia CISL

SCUOLA - La vicenda inizia nel 2015 e riguarda 168 aspiranti insegnanti nei territori provinciali di Fermo e Ascoli Piceno in possesso del diploma magistrale ottenuto entro l’anno accademico 2001-2002.

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di Alessandro Giacopetti

In teoria sono stati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento dalle quali gli istituti attingono per incarichi annuali o supplenze. In pratica non vengono chiamati, e addirittura scavalcati da altri, anche a parità di titoli e abilitazioni.

A denunciarlo è la CISL Scuola partendo dal ricorso vinto nel novembre 2015 da 168 aspiranti docenti. Il tribunale di Ascoli Piceno ne ha disposto l’inserimento nelle graduatorie in prima fascia, valida cioè per l’immissione in ruolo. Fino al 2002, infatti, il diploma magistrale abilitava automaticamente all’insegnamento. Dal 2003, invece, è necessaria la laurea in Scienze della Formazione Primaria. I diplomati in anni precedenti non potevano più, quindi, essere inseriti in prima fascia. Con la vittoria del ricorso le cose cambiano.

Feliciana Capretta

Feliciana Capretta

“A febbraio 2016, in base alla sentenza, – afferma Feliciana Capretta, responsabile CISL Scuola per Fermo e Ascoli Piceno – i dirigenti scolastici avrebbero dovuto provvedere all’inserimento di queste persone in graduatoria e in prima fascia per ciascuna scuola. Andava fatto in automatico. I dirigenti scolastici non lo hanno fatto, appellandosi ad un parere espresso dall’Avvocatura di Stato. Ciò ci ha costretti a presentare un esposto in Procura per sollecitare un adempimento che avrebbe dovuto essere automatico. A settembre, attraverso il sistema informatico, sono state stilate le graduatorie da parte del Ministero dell’Istruzione complete dei nomi di coloro che hanno vinto il ricorso e inviate ai vari istituti”.

Quindi, problema risolto? Neanche per idea. “Gli stessi dirigenti scolastici che a febbraio si erano rifiutati di inserire manualmente i nomi degli aspiranti insegnanti nelle graduatorie – spiega la responsabile CISL Scuola – le hanno corrette a settembre per mettere tali soggetti con riserva e quindi escluderli”.

Non tutti gli ISC provinciali sono coinvolti. Ad esempio:“La Ugo Betti di Fermo fa le convocazioni normali – prosegue Feliciana Capretta, affiancata dall’avvocato Marco Tomassini – altri no. Posso dire che l’ISC 1 Rita Levi Montalcini di Porto Sant’Elpidio in un verbale pubblico scrive che ha ricevuto indicazioni verbali sia dal Provveditorato che dall’Ufficio Scolastico Regionale i quali dicono che non bisogna chiamarli per le convocazioni per le supplenze”.

Di questi 168 vincitori del ricorso, alcuni sono stati chiamati dal Provveditorato, sono entrati in ruolo e hanno avuto la supplenza annuale. Lo stesso Provveditorato, nel frattempo, ha richiesto un altro parere all’Avvocatura di Stato sul caso. La CISL Scuola, in definitiva, chiede che i soggetti coinvolti possano lavorare e siano trattati con parità di condizioni, con applicazione dell’ordinanza e della normativa.


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