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Elezioni: riportare risorse e competenze in Provincia, l’obiettivo di Maria Federica Paoloni

 

di Alessandro Giacopetti

Quelle in programma dalle 8 alle 20 del 18 dicembre sono elezioni di secondo grado, cui parteciperanno, cioè, i sindaci in carica e i consiglieri di maggioranza e opposizione dei 40 comuni della Provincia di Fermo.

“Un amministratore che rappresenta un territorio, senza tessera di partito, e non un politico – si è definita Maria Federica Paoloni nella conferenza stampa di presentazione, questa mattina a Fermo – una candidatura avvenuta all’ultimo momento, ma comunque importante, nata dopo un a raccolta di firme svolta soprattutto nei comuni più piccoli del territorio”. Una lista, la sua, che si contrapporrà a quella di partito presentata dal Partito Democratico.
“Ritengo democraticamente corretto che vi siano più liste e più candidati a presidente – ha spiegato l’attuale sindaco di Magliano di Tenna – in una campagna elettorale che si rivolge agli amministratori, ma che manda un messaggio al territorio”.
Dopo il voto al recente referendum sulla riforma costituzionale concluso con la vittoria del “No”, cosa accadrà per l’ente Provincia? “L’ente resta nella carta costituzionale così come è sempre stato – spiega la candidata Paoloni ricordando che la cosiddetta – Legge Delrio ne voleva l’eliminazione al fine di un risparmio all’interno della spending review. E così è iniziato lo smantellamento delle risorse, delle competenze e del personale verso le regioni”. Dopo aver ricordato come anche la Corte dei Conti, si fosse espressa contro la Legge Delrio, mettendo in discussione il suo effettivo risparmio, Maria Federica Paoloni guarda al futuro chiedendosi cosa accadrà con questo cambiamento territoriale non accompagnato da un cambio di mentalità e cultura e anticipando che avremo vuoti gestionali e organizzativi. “La regione Marche ha attuato la legge Delrio assorbendo le competenze e le risorse delle Province e spostandone i dipendenti. Ma – ha proseguito la Paoloni – la Regione non può sostituire la Provincia dal punto di vista amministrativo, perché è un ente di coordinamento”.
La candidata alla presidenza della Provincia di Fermo quindi sottolinea: “Come amministratori noi dovremmo insistere affinché le funzioni rientrino in Provincia, e fino a quando non vi sia un organo che dia servizi al territorio, dobbiamo riprenderci soprattutto le risorse economiche. Per chi è tesserato del Partito Democratico – prosegue – è scomodo chiedere che queste funzioni e risorse ritornino sul territorio”. Quindi un ultimo messaggio all’altra candidata alla presidenza: “Il sindaco di Monte Urano, Canigola parla di casa dei Comuni, ma chi la vuole davvero non fa una lista di partito. E’ lì la sua contraddizione. Sarebbe stato consigliabile, invece, fare una lista unica non di partito. Avremmo potuto, così, – conclude Maria Federica Paoloni – lasciare la politica fuori”.


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