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Poderosa, il direttore Bolognesi tra
consuntivi e prospettive rivolte alla A2

SERIE B - I numeri del 2016 e gli obiettivi di primavera. L'amarezza per il salto di categoria sfuggito ma la consapevolezza di porter lottare, ora, per Coppa Italia e campionato

Il general manager della Poderosa XL Extralight Montegranaro, Alessandro Bolognesi

MONTEGRANARO – Qualche giorno di meritato riposo per la XL Extralight, che tornerà ad allenarsi domani, lunedì 2 gennaio, in vista del match casalingo di mercoledì 4 alle 21.00 al palas di via Martiri d’Ungheria contro la Quarta Caffè Monteroni.

A bocce ferme, abbiamo ripercorso un anno denso e ricco di soddisfazioni per la Poderosa insieme al general manager Alessandro Bolognesi. 32 vittorie e 10 sconfitte, è mancato il bersaglio grosso ma è stato sicuramente un anno super per la XL Extralight. Un anno quasi perfetto, dove è sfuggita solo la promozione in serie A2, di fatto mancata per una partita. La società è ripartita con il piglio giusto dopo la relativa delusione, attualmente è infatti in striscia aperta di 12 vittorie consecutive.

Direttore Bolognesi, alla luce di una grande stagione come quella passata avete deciso comunque di rivoluzionare la squadra e di cambiare allenatore. Una scelta coraggiosa ma che, fino ad ora, sta pagando.

 “Dopo le Final Four di Montecatini ci siamo presi una decina di giorni per riflettere ed abbiamo deciso di chiudere un capitolo bellissimo come è stato quello con Furio Steffè per ripartire da un coach giovane ed ambizioso come Gabriele Ceccarelli. La rivoluzione della squadra è stata anche un po’ figlia dell’estate particolare che abbiamo passato, quando un giorno sembrava fossimo in A2 e quello dopo in B. Andare in A2 voleva dire avere cinque italiani per non pagare la luxury tax e quindi saremmo stati vincolati in quel senso. Con Ceccarelli siamo subito stati d’accordo nella conferma di Broglia e Diomede, poi strada facendo abbiamo inserito gli altri: Rivali, Dip e via così, tassello dopo tassello fino all’ultimo ingaggio, quello di Di Viccaro a stagione iniziata”.

Il nuovo torneo è partito alla grande: 12 vittorie su 13 partite. E’ una Poderosa molto diversa da quella dell’annata alle spalle, magari meno spettacolare ma più solida in difesa. E’ d’accordo con questa analisi?

 “Sicuramente siamo meno esperti, abbiamo meno talento ma vedo più voglia di fare, siamo più concreti e difendiamo di più. Per adesso stiamo andando bene, ma anche l’anno scorso chiudemmo il girone di andata con 14 vittorie su 15 partite. Il valore della squadra lo vedremo alla fine”.

Per il 2017 il primo step di successo si chiama Coppa Italia. Lo scorso anno la Poderosa si è fermata in semifinale, quest’anno il format è diverso, si parte dai quarti: qual è l’obiettivo?

“L’obiettivo è di fare meglio. Probabilmente nei quarti beccheremo Bergamo, quella che a mio avviso è la squadra più forte di tutta la serie B. Abbiamo fatto un’amichevole a Faenza nei giorni scorsi proprio per confrontarci con il girone B, quello che incroceremo in Coppa Italia e abbiamo notato che l’intensità è molto più alta che nel nostro. Per questo dobbiamo abituarci, soprattutto in allenamento, ad avere sempre quel livello di intensità per essere pronti ad affrontare quel tipo di partite. Dobbiamo partire dall’allenamento anche perché a volte la domenica incontriamo squadre che quel livello non ce l’hanno”.

L’obiettivo principale, però, è ovviamente tornare a giocarsi la serie A2. Nei playoff quest’anno il circuito di afferenza incrocerà le armi con il girone C, quello del sud-ovest. L’ha già inquadrato?

Per adesso Napoli è prima e Valmontone seconda, ma credo che squadre come Palestrina e Barcellona verranno fuori. È un raggruppamento abbastanza tosto lì davanti, con una squadra come Valmontone che tra Guarino, Carrizo e Bisconti ha tanta esperienza. Incontrarle ai playoff sarà molto dura”.

Il 2016 è stato un anno fondamentale anche per lei, promosso general manager a soli 28 anni. In pochi a questa età possono vantare un ruolo così importante all’interno di una società. Come se lo sente?

“È un ruolo per il quale ringrazierò sempre Furio Steffè. E’ stato lui ad indirizzarmi su questo percorso. Con Furio c’è un rapporto di amicizia oltre che di lavoro, è grazie a lui, oltre alla fiducia della famiglia Bigioni, che ora sono qui”.

L’inizio del nuovo anno, però, vedrà la Poderosa attesa da una doppia sfida ravvicinate per chiudere il girone di andata: Monteroni prima e Matera poi. Come affrontarle?

 “Mercoledì incontriamo Monteroni, che è una squadra di seconda fascia, ma dovremo stare attenti a non sottovalutarla. Due giorni dopo partiamo per una trasferta lunga in direzione Matera e quella sarà una partita dura perché l’Olimpia ha dei singoli veramente interessanti e se riesce a trovare una quadratura di squadra diventa una formazione davvero ostica”.


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