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Chiusura 900, Loira respinge le accuse dei privati: ‘Nessuno può offendere i sangiorgesi considerandoli pecoroni’
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Il sindaco Loira nella conferenza stampa di questa mattina

 

di Paolo Paoletti

“Respingo con fermezza il fatto che qualcuno sbarchi nella nostra città e si rivolga ai sangiorgesi considerandoli una comunità di pecoroni  inconsapevoli di come stanno le cose. Nessuno può offendere i miei concittadini pensando che questi credano che un’attività commerciale possa chiudere per colpa di un’amministrazione comunale.  Quello che non posso accettare è che qualche sangiorgese possa pensare che l‘attività sia stata pregiudicata, fino alla chiusura, dai lavori di riqualificazione del centro, perché non si tratta di questo”. E’ un sindaco quanto mai determinato, quello che questa mattina, di fronte alla stampa, è voluto intervenire in merito al dibattito aperto in città sulla chiusura del Caffè 900 (leggi l’articolo). Nicola Loira non ci sta ad essere additato, insieme alla sua amministrazione, come responsabili di questa decisione da parte dei privati in relazione ai lavori di riqualificazione di piazza Matteotti e del centro cittadino.

“Rivendico con forza i lavori che si stanno compiendo in questi mesi – aggiunge Loira che parla di una fase storica di cambiamento  –  Lavori che la città stava attendendo da troppo tempo. Ci siamo forse dimenticati com’erano i marciapiedi di Via Verdi e della altre vie? Com’era lo spazio antistante lo stesso Caffè 900?  Pensate alla pubblica illuminazione. C’erano fari da cantiere.  Ora siamo passate dalle critiche su com’era degradata la piazza della città a quelle sui lavori“. Loira che poi fa riferimenti ai tanti esponenti di minoranza che in questi ultimi giorni hanno cavalcato il caso usandolo a proprio vantaggio politico:”Siamo di fronte al paradosso,  prima venivamo accusati di fare questi lavori per rifare il ‘salotto’ a favore del Caffè 900 ed oggi invece lo stesso Caffè chiude per colpa dei lavori nella piazza?

Primo cittadino che parla di quella che è forse l’attività economica più importante della città: “Questo bar rappresenta la storia di Porto San Giorgio e tra alti e bassi è sempre stato un esempio di professionalità e qualità nel susseguirsi delle varie gestioni. Ricordo Marcotulli, Mandolesi, fino all’ultima splendida dei Mercuri, Marcattili, Mancini ecc. Il senso del mio intervento è finalizzato a difendere l’intelligenza e la dignità dell’immagine della città. Non mi interessa la polemica scaturita in questi giorni alimentata da tante persone che per motivi diversi contrastano questa amministrazione, né per le dichiarazioni fatte dai politici d’opposizione che, privi di argomenti, si sono gettati in maniera disarticolata  su questa vicenda solo cercando di creare problemi all’amministrazione. Il problema è che si parla tanto di amore per la città ma penso che ci sia un grande disinteresse da parte di questi soggetti, soprattutto sui social, che hanno una portata anche esterna al territorio locale, dove Porto San Giorgio viene denigrata”.

Loira che torna poi sui lavori in centro: “Sono stati concertati con le associazioni di categoria, ci è stato chiesto di farli dopo l’estate, poi di  farli scivolare  alla fine di settembre vista la presenza ancora di turisti e gazebi. Abbiamo dato la massima disponibilità.  Visto l’anticipo sui tempi di consegna, se i lavori fossero iniziati a settembre come previsto, qualche manifestazione natalizia si poteva anche  fare sulla piazza. Rivendico questi lavori. Sono l’occasione anche  per intervenire sui sotto-servizi della  piazza e delle vie del centro, per fare manutenzioni straordinarie, la pulizia dei fossi completamente incapaci di ricevere e convogliare le acque piovane. Ricordo che l’idea di rifare la piazza è nata da un confronto con gli operatori della città, ricevendo l’appello anche disperato di alcuni, per un intervento finalizzato a ridare smalto e nuovo decoro al centro cittadino. All’inizio del nostro mandato ci criticavano di non avere una visione lungimirante, di portare eventi limitati solo ad un ritorno di presenze di poche ore, ecco la dimostrazione che non è così.”

Loira che fa un’analisi storica dell’evoluzione commerciale cittadina dando anche la ricetta per un suo rilancio: “Vorrei ripercorrere le vicende storiche di questa città che è stata fino agli anni ’60 tra le più belle, attrezzate e accoglienti della riviera. Poi il progressivo mutamento urbanistico e l’inizio della vocazione commerciale. Si sceglieva Porto San Giorgio, alla pari di Ancona,  come meta tra le più esclusive per il commercio. Nel corso del tempo le cose sono cambiate, la concorrenza è arrivata ovunque. Sono nate le multisale con conseguente chiusura dei cinema tradizionali. Noi a Porto San Giorgio ne abbiamo viste due di queste gravi chiusure. Sono nati poi i centri commerciali, la barriera di Campiglione. Porto San Giorgio è rimasta attrazione per i giovani con le discoteche ma poi con la chiusura del Flexus e dello Zen si è perso anche questo.  Penso che bisogna ripartire da una città che ritrova la sua ragione di essere frequentata, dove gli esercizi commerciali possono esistere in tutta la loro dignità e avere prospettive economiche solide. Si può contestare la politica turistica, assolutamente liberi di farlo, ma  non si possono scaricare tute le vicende, anche private, sull’amministrazione comunale. In questi momenti di difficoltà privata, attribuire la colpa ad altri è il modo peggiore per venirne fuori”.

Nicola Loira che parla di: “Un momento storico che, in quanto tale, suscita discussione. Voglio condividere questo percorso di riqualificazione anche con tutti qui commercianti di cui questa città ha goduto della lungimiranza imprenditoriale. Andiamo avanti su questo solco andando a completare il programma e proseguendo con la riqualificazione di Via Giordano Bruno, un investimento di centinaia di migliaia di euro. C’è poi l’intervento sulle mura castellane, una parte storica della città oggi degradata e insicura. Fino ad arrivare all’intervento storico su viale dei Pini. Venerdì avremo il nome della ditta appaltatrice. Interventi complessivi per una città che cambia e sono certo ritroverà smalto e la sua capacità attrattiva ripartendo dal piacere che i sangiorgesi avranno nel frequentare i loro luoghi più rappresentativi. Pensiamo a piazza bambinopoli sempre piena anche durante le giornate di sole invernali. Cerchiamo di creare spazi piacevoli anche in altre zone della città. Il centro è di tutti, anche delle periferie.  Un disagio, quello di questi mesi che è stato sopportato non solo dagli esercenti ma anche dai residenti. Non finirò mai di ringraziare la dignità con cui tutti hanno convissuto con questi lavori. Penso che il momento è storico. Eravamo consapevoli di questo, abbiamo trovato le risorse e abbiamo investito. In questi anni ho dimostrato molta concretezza“.

 

 


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