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Sant’Elpidio a Mare, Terrenzi dona 5.000 euro al progetto Adotta una Stalla

POST SISMA - Intervista al sindaco in occasione dell'incontro di presentazione dell'iniziativa al Casale CS

di Andrea Braconi

Cinquemila euro per sostenere Adotta una Stalla: è il contributo che il sindaco Alessio Terrenzi e l’Amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare destineranno al progetto e che è stato annunciato ieri sera, in occasione della presentazione al Casale CS. Una cifra importante, che ha sorpreso gli stessi ideatori del progetto e che verrà presa dai 20.000 racconti con il conto corrente “Una mattonella per Arquata”.

“Come inizialmente deciso i restanti 15.000 euro – ha spiegato Terrenzi – li metteremo a disposizione dello stesso Comune di Arquata dietro loro indicazioni. Sono in stretto contatto con sindaco e vice sindaco e conosco bene le loro difficoltà. Ma Adotta una Stalla, per il modo in cui è nata e per tutto quello che è stato fatto in così poco tempo, meritava un nostro pieno sostegno. Aggiungo che concederò anche il patrocinio del Comune e che mi muoverò affinché anche Monte Urano e Porto Sant’Elpidio, che ricadono nel nostro Ambito Sociale, facciano lo stesso”.

Sindaco, in questa emergenza una scelta che fa onore a Sant’Elpidio a Mare e a tutto il Fermano.

“Da quando c’è stato il terremoto qui siamo stati tutti uniti, maggioranza, opposizione e associazioni. Abbiamo unito la città per aiutarci ma anche per aiutare gli altri. E proprio per questo abbiamo ottenuto dei buoni risultati. Era una conseguenza naturale, quindi, quella di affiancare i promotori di Adotta una Stalla in questo percorso fondamentale per tantissimi allevatori delle zone colpite. Ringrazio chi si è speso finora, chi ha contribuito a finanziare l’iniziativa e tutti quelli che decideranno di avvicinarsi a questa realtà che sta realizzando qualcosa di straordinario.”

Restiamo sulla vostra città e proviamo a fare il punto sul dopo terremoto.

“La situazione è in via di evoluzione, ci sono stati problemi abbastanza gravi nel centro storico che ci hanno costretto ad investire circa 600.000 euro per interventi in somma urgenza in tre situazioni su altrettante proprietà comunali. Proprio sabato scorso siamo riusciti a riaprire il corso principale del centro storico e lo abbiamo fatto sostituendoci ad un privato. È importante per far ritornare alla normalità sia i residenti che le attività commerciali.”

Questione sfollati.

“Siamo arrivati a più di 60 unità, alcuni sono rientrati, altri sono nei camping. Siamo in stretto contatto con loro, li ricevo ogni settimana soprattutto perché vivono con la paura di venire mandati fuori da un giorno all’altro con l’avvicinarsi della stagione estiva. Ma su questo noi non abbiamo notizie in merito. Certo è che se dovesse accadere sarebbe un bel problema.”

Città come Monte Urano e Montegranaro hanno subito danni rilevanti alle strutture scolastiche. Da voi, a distanza di quasi 6 mesi dalla prime forti scosse, che situazione c’è?

“Le nostre sono tutte agibili e ce l’hanno anche confermato i nostri tecnici e quelli mandati dalla Protezione Civile che hanno compilato le schede, con strutture risultate tutte A. Già prima del terremoto avevamo iniziato a studiare la vulnerabilità sismica delle scuole, stanno proseguendo le verifiche, ma le risposte ufficiose le abbiamo già e siamo fiduciosi sull’esito. Dico anche una cosa sull’ex Tribunale, che avevamo deciso di mettere a disposizione delle associazioni ma che abbiamo lasciato libero in caso di problemi con le scuole. Certo, solo nel plesso del capoluogo abbiamo 705 bambini e l’ex Tribunale non basterebbe, ma intanto è un’importante alternativa.”


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