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Osvaldo Licini, Trasmigrazioni e Memorie di Mimo, dal Fermano al salone del libro

TORINO - Tre libri che narrano storie marchigiane sono protagonisti da oggi a sabato alla fiera del libro di Torino

di Alessandro Giacopetti

Il Centro Studi Osvaldo Licini sarà presente sabato 20 maggio alle 12.30 al Salone del Libro di Torino nello stand della Regione Marche. La direttrice Daniela Simoni presenterà il volume “Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado” da lei curato, edito da Ephemeria con il determinante contributo della Regione Marche. Il volume, dedicato al polo museale di Monte Vidon Corrado, costituisce un importante viatico per chiunque voglia avvicinarsi all’arte di Licini: una guida puntuale sul piano scientifico, scritta con un registro divulgativo, alla portata di ogni visitatore. Particolarmente interessante è lo studio inedito dei disegni della collezione permanente del Centro Studi e la comparazione con le opere ultimate. Un raffinato cameo è costituito dal testo del poeta Francesco Scarabicchi dedicato alle carte liciniane. Nel libro vi è poi una guida alla Casa Museo e una biografia dettagliata dell’artista. Le traduzioni in inglese sono di Teresa Dolci ed Emanuela Onori. Ricco l’apparato iconografico, elegante ed efficace la veste grafica ideata da Monica Simoni. Contestualmente verrà annunciata la prossima mostra che inaugurerà l’8 luglio.

Sempre sabato, ma alle 15, sarà la volta del libro Trasmigrazioni, scritto dalla campofilonese Simonetta Peci, che lo presenterà assieme a Meri Marziali, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, e Pina Ferraro Fazio, curatrice del volume in cui otto donne si raccontano. Otto donne decidono di reagire al meccanismo della violenza, vincendo la paura riprendono in mano la loro vita. La narrazione dei loro racconti che si intersecano è basata su storie vere, vite molto diverse, vissute in balia dello stalking, della violenza psichica, fisica o sessuale. Il volume ci aiuta a individuare gli episodi, le dinamiche e i meccanismi della vita di coppia che potrebbero sfociare in episodi di violenza. Il libro è uno strumento di sensibilizzazione e di conoscenza rivolto a tutti, un campanello d’allarme e una una “guida” per donne che sentendosi in pericolo vorrebbero uscire dal vortice della violenza e riprendere in mano la propria vita.

Sempre nello stand della Regione Marche oggi è stata la volta della presentazione del volume “Memorie di Mimo, storia di un carabiniere in fuga dalla guerra”, che narra le vicende di Domenico Iacopini (Mimo), nativo di Monte Giberto, scritto da Ariano Vittorio Iacopini e Carla Piermarini e pubblicato, come il precedente, dalla casa editrice ortezzanese Albero Niro.


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