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Accoglienza migranti: faccia e faccia tra Rossi, Torresi, Marrozzini e il sindaco Calcinaro

FERMO - Da una parte i consiglieri di Fermo Migliore, L'Altra Fermo e MDP ("Omissione di soccorso") e dall'altra il sindaco Calcinaro: "Pensiamo a dover garantire ospitalità, nella mole degli inserimenti, a decine di migranti ogni giorno: sarebbe immediatamente terminata ogni disponibilità dei servizi sociali per ogni esigenza che cittadini italiani o stranieri, a me poco importa, fanno presente "

 

Il fenomeno migranti accende il dibattito politico a Fermo. Da una parte  Massimo Rossi di Fermo Migliore, Giulia Torresi de L’Altra Fermo e Sonia Marrozzini di Articolo Uno MDP che attaccano il sindaco Calcinaro in merito ai ragazzi pakistati e afgani: “Lasciati alla deriva da giorni e giorni”. Primo cittadino che respinge le accuse al mittente ringraziando le associazioni impegnate in prima linea di fronte ad una situazione quanto mai complessa: “Senza per questo fare recriminazioni nei confronti delle istituzioni”.

“Non lo sapevamo, ne siamo venuti a conoscenza durante l’ultimo consiglio comunale – scrivono Rossi, Torresi e Marrozzini –  Nella città di Fermo non esistono solo eccedenze alimentari, o quelle contributive, o dei globuli rossi. No, secondo il Sindaco Calcinaro, avvocato ora anche legiferatore e giudice, esisterebbero eccedenze umane indegne di ricevere un minimo di aiuto, un posto letto o un pasto caldo. E anche indegne di potersi avvalere di un diritto, come quello di chiedere asilo. Qual è la colpa di cui si sarebbero macchiati una decina di ragazzi pakistani e afgani lasciati alla deriva da giorni e giorni, all’addiaccio e alla fame, aiutati solo da qualche misericordioso cittadino o da associazioni del territorio? Aver chiesto asilo , prima dell’Italia, in un altro paese dell’Unione Europea”.

I tre consiglieri di minoranza spiegano: “Come faccia il sindaco Calcinaro a saperlo non si sa, a meno che non lavori in Questura nell’effettuazione del foto segnalamento oppure utilizzando superpoteri che leggono nel pensiero di questi ragazzi. Ma il nostro onnisciente e onnipotente sindaco forse farebbe meglio a tornare a studiare giurisprudenza, e scoprirebbe che il Decreto Legislativo 142/2015 garantisce il diritto all’accoglienza già al momento della manifestazione di volontà, e che tale diritto riguarda anche le persone sottoposte al regolamento Dublino, e che anche nel caso non fossero disponibili posti nei centri governativi si ha diritto a misure straordinarie di accoglienza. Nel senso che, parlando di esseri umani e non di altro, si ha diritto ad una accoglienza in grado di rispondere almeno ai bisogni primari, e che questa accoglienza deve essere garantita dalle Istituzioni, e non da privati cittadini, come sta accadendo in queste settimane, i quali stanno dando una grande lezione di vita all’amministrazione. ‘Le regole vanno rispettate!’  ha tuonato il sindaco in Consiglio comunale. Esattamente caro sindaco! Si cominci a rispettare le regole, e con lo stesso vigore con cui rampogna ragazzi la cui unica colpa è quella di cercare una disperata via di fuga dal proprio Paese – magari come in questo caso da quel Pakistan le cui violenze e violazioni dei diritti riempiono da sempre i dossier di Amnesty International – ci si attivi presso la Prefettura e la Questura sia per dare una riposta immediata ad una emergenza umanitaria che sta durando da settimane e che sta compromettendo la loro integrità psico-fisica sia per la formalizzazione di legittime richieste di protezione internazionale. La dignità di queste persone è già stata calpestata, salvaguardiamo la dignità della città di Fermo. Anche perché continuare a guardare, senza muovere un dito, persone in pericolo e in stato di estrema necessità, si condensa in tre parole: omissione di soccorso”.

Sindaco Calcinaro che di fronte al pesante attacco replica in maniera decisa.  “Innanzitutto è lo Stato che pone su di sé questa accoglienza. Un’emergenza non arginabile da un singolo Comune perché non ci sarebbero più risorse per i servizi sociali della propria comunità. Pensiamo a dover garantire ospitalità, nella mole degli inserimenti, a decine di migranti ogni giorno: sarebbe immediatamente terminata ogni disponibilità dei servizi sociali per ogni esigenza che cittadini italiani o stranieri, a me poco importa, fanno presente alle nostre assistenti sociali e ai nostri uffici”.

Paolo Calcinaro va oltre e spiega: “Detto questo ringrazio il lavoro della Prefettura su questo difficile tema. Non posso non tornare a chiedermi come mai  un flusso ormai costante di una preponderante nazionalità tocca tra tutta l’Europa e tra tutta l’Italia proprio Fermo. E comunque credo non sia indifferente il riguardo tra migranti che arrivano a  chiedere il primo asilo qui in città rispetto ad altri che lo hanno già fatto in altre nazioni ma, non si comprende perché, non ne attendono l’esito e casualmente si spingono per un secondo tentativo verso Fermo. Tengo a precisare infine, che questi migranti non sono mai giunti agli uffici del comune, come invece è successo per altre situazioni di disagio e ringrazio quelle associazioni di volontariato che svolgono il compito ed anche di accoglienza, senza per questo fare recriminazioni nei confronti delle istituzioni che su questo tema dell’accoglienza, nella città e nel territorio di Fermo, stanno da sempre lavorando in maniera seria e coscienziosa, andando anche oltre le quote di accoglienza previste per ogni territorio, cosa che gli scriventi sanno benissimo ma non dicono”.

 

Richiedenti asilo del Pakistan da giorni al freddo nei garage e in strada, aiutati dai cittadini

 

Profughi dal Pakistan: Rossi e Torresi chiedono intervento, Calcinaro: “Regole vanno rispettate”


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1 commento

  1. 1
    Fabrizio Esposto il 1 Dicembre 2017 alle 10:45

    Ci sono quote per l’accoglienza….è impossibile immaginare di accogliere tutti,ogni giorno assistiamo alla fine di piccoli paesi dove i richiedenti/clandestini sono più numerosi degli abitanti italiani!p.s Fermo è una piccola realtà sociale se c’è una quota va rispettata

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