di Alessandro Giacopetti
Presentato al Gabinetto Stampe e Disegni della biblioteca civica “Spezioli” il progetto “Fermo Loves Wiki” in collaborazione con l’associazione Wikimedia Italia. Obiettivo: realizzare un corso di formazione in 5 lezioni da 4 ore ciascuna probabilmente a marzo 2018 per formare una community di utenti “wikipediani” capaci di lavorare secondo le regole dell’ecosistema Wikimedia e nell’ambito dei più diffusi progetti di questa piattaforma. I testi e le foto prodotti avranno l’obiettivo di favorire la conoscenza dell’ambito culturale della città. Il tutto partendo dalle risorse informative e dalle raccolte della Biblioteca.
In questo contesto sarà presentato il progetto Wiki Appennino Centro Italia, basato sulla scrittura collettiva destinata alla valorizzazione della memoria, della storia e della cultura delle aree colpite dal sisma avvenuto nel 2016.
Francesco Trasatti, assessore alla Cultura ha parlato di un “progetto rivolto ai giovani e al mondo social presente sulla rete internet al fine di produrre contenuti. E’ legato alla scuola attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge in particolare il liceo classico Annibal Caro. Attraverso l’alternanza scuola-lavoro – ha ricordato Trasatti – l’Istituto d’Arte cura le scenografie del teatro dell’Aquila, l’ITT Montani collabora nella scuola di magia allestita in paizza e legata al tema di Harry Potter, il liceo classico Annibal Caro collaborerà in questo progetto con Wikipedia e Wikimedia”.
Maria Chiara Leonori, direttrice della biblioteca Romolo Spezioli è partita dall’importante “ruolo svolto dalle ragazze del Servizio Civile in un momento unico per la biblioteca, in cui avviene lo svuotamento degli scaffali della Sala del Mappamondo per permettere il restauro post-sisma. Il mondo dei bibliotecari e quello dei creatori di contenuti di Wikipedia sembrano distanti tra loro ma non lo sono – ha aggiunto Maria Chiara Leonori – e l’intelligenza sia dell’associazione internazionale biblioteche che di Wikimedia sta nel capire i punti di incontro, valorizzando la professionalità dei bibliotecari. La biblioteca, infatti, ha fonti controllate e certe che sono a disposizione di chi abbia interesse a consultarle. Con Fermo Loves Wiki possiamo avere giovani utenti attivi e presenti che, nel loro tempo libero, frequenteranno postazioni allestite per farli operare. L’alternanza scuola-lavoro con il liceo classico Annibal Caro è un progetto pilota per testare i rapporti tra biblioteca, scuola e Wikimedia, ma il progetto è stato promosso in tutti gli istituti superiori di Fermo affinché gli studenti interessati posano candidarsi al corso. Sarà a numero chiuso, probabilmente di una cinquantina di persone. Giovedì 14 dicembre alle ore 17 in biblioteca ci sarà la presentazione ufficiale del progetto e dal giorno dopo l’apertura delle iscrizioni”.
Tommaso Paiano, referente dell’associazione Wikimedia ha spiegato che testi, foto, video e audio della piattaforma Wikimedia commons sono liberi da diritti d’autore e possono essere liberamente usati e fatti circolare anche a scopo commerciale. E’ una associazione di utenti e creatori di contenuti che si uniscono ai milioni nel mondo che mettono mano ai contenuti di Wikipedia. E’ chiaro che tra loro ci sono persone più competenti e altre meno, ma il controllo e la consultazione continua permette una garanzia di contenuti. Il punto di partenza del progetto Fermo Loves Wiki è che in biblioteca ci sono le fonti locali e i riferimenti bibliografici. Le 5 giornate di formazione di 4 ore ciascuno, quindi, avranno lo scopo di creare wikipediani partendo da Wikipedia compresi contenuti fotografici e video, ad esempio di chiese, monumenti, personaggi illustri. L’alternanza scuola-lavoro è un’opportunità per gli studenti – ha aggiunto Tommaso Paiano, referente dell’associazione Wikimedia, prima di introdurre Wiki Appennino Centro Italia, – che vuole promuovere e registrare memorie relative all’area geografica interessata dal sisma”.
Piero Ferracuti, preside del Liceo Classico Annibal Caro parla di una “iniziativa inserita al termine della prima fase di digitalizzazione della scuola, appena conclusa; si inserisce nell’alternanza scuola-lavoro anche perché la scuola deve educare ad uso corretto di quanto la tecnologia ha da offrire di positivo”.
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