facebook twitter rss

Troppo cemento, il litorale va protetto:
nasce il Comitato TAG Costa-Mare

PORTO SAN GIORGIO - Società Operaia “Giuseppe Garibaldi” di Porto San Giorgio, Slow Food - Condotta del Fermano, Legambiente, Marevivo, Wwf, Lipu, Marche a Rifiuti Zero e Italia Nostra i soci fondatori

Le associazioni, Slow Food, Legambiente, MareVivo, WWF, Italia Nostra, LIPU, Marche a rifiuti zero, insieme ad un nutrito gruppo di esperti, coordinati dalla Società Operaia «G. Garibaldi» di Porto San Giorgio, hanno deciso di costituire un Comitato di volontariato denominato “Torri A Guardia della Costa e del Mare Adriatico”, più semplicemente identificato anche con l’acronimo “TAG Costa-Mare”, in relazione alla prevista realizzazione di una rete di aree protette lungo la costa, che comprenda aree terrestri costiere ed aree marine, nell’ambito dei sistemi di protezione naturalistica e storico-culturale collegati alle normative esistenti, con particolare riguardo alla Rete europea denominata “Natura 2000”.

Le valenze del territorio costiero medio-adriatico presenta valenze ambientali peculiari e riconosciute a livello regionale ed Europeo, ma lo stesso territorio è già pesantemente gravato da numerose infrastrutture pur di interesse collettivo.

La Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2016 assegna alla Regione Marche il triste primato nazionale di consumo di suolo in aree litonaree entro i 300 metri dalla linea di costa, con il 40,7 % delle superfici, e l’Unione Europea e l’Italia si prefiggono l’utilizzo delle risorse nel rispetto di uno sviluppo ed utilizzo sostenibile anche al fine di mantenere inalterate le caratteristiche di naturalità dei luoghi.

Sui temi della tutela dell’ambiente e l’uso sostenibile delle risorse del mare tutti i paesi del Mediterraneo lavorano insieme da quando hanno sottoscritto nel 1995 il Protocollo di Barcellona relativo alla biodiversità e alle zone protette speciali del Mediterraneo e con l’introduzione del protocollo ICZM (Integrated Coastal Zone Management) tutti i paesi del Mediterraneo hanno importanti obblighi per l’integrazione dei sistemi amministrativi e politici della pianificazione territoriale lungo le coste ed il mare.

Nel maggio 2011 la Commissione europea ha adottato una nuova strategia che definisce il quadro per l’azione dell’UE nel prossimo decennio al fine di conseguire l’obiettivo chiave per il 2020 in materia di biodiversità fissato dai leader europei nel marzo 2010 e per far fronte a tali impegni l’Italia ha adottato una propria Strategia Nazionale per la Biodiversità che dedica una specifica attenzione alla necessità di rafforzare la governance ambientale nell’attuazione delle diverse politiche settoriali.

Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità: una rete ecologica diffusa su tutto il territorio e il mare dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna terrestri e marine minacciati o rari a livello comunitario.

Il mantenimento di buone qualità della vita rappresenta un valore universale irrinunciabile ed esiste la volontà da parte di una parte consistente della collettività di salvaguardare gli ultimi lembi di territorio costiero ancora non compromesso dalla antropizzazione massiccia che ha interessato la costa adriatica;

Per tutti tali motivi le finalità che detto comitato si prefigge sono:

– la tutela in maniera ragionata e scientificamente approfondita di quei luoghi che conservano interessanti presenze naturalistiche e storiche lungo la costa e in mare nel medio-Adriatico;

– supportare la Regione nello strutturare una rete di aree di estremo interesse conservazionistico come rete di aree protette costiere-marine sulla base normativa nazionale ed europea;

– proporre alle Amministrazioni comunali, provinciali e regionale di trasformare una rete di aree sensibili già esistenti, in una rete di aree ricadenti nella tutela “Rete Natura 2000”;

– la promozione di una cultura ecologica nella popolazione del territorio, e la sua sensibilizzazione verso la salvaguardia degli ecosistemi marini e litonarei.

Il Comitato stesso si propone di agire informando capillarmente la popolazione e le amministrazioni interessate; garantendo la partecipazione di cittadini, associazioni ed enti, che vogliano aderire al comitato stesso; promuovendo la sensibilità delle comunità vicine e degli organi istituzionali preposti; riservandosi di utilizzare le vie ritenute più idonee per il perseguimento dei fini prefissati e avvalendosi, per ciascuna proposta, di un comitato scientifico opportunamente scelto di volta in volta.

Gli organizzatori hanno nominato coordinatore e portavoce del Comitato Maurizio Mattioli, Presidente della Società operaia “Giuseppe Garibaldi” di Porto San Giorgio ed hanno individuato come sede legale del Comitato la sede della stessa associazione, a Porto San Giorgio.

Questi i soci fondatori :

Società Operaia “Giuseppe Garibaldi” di Porto San Giorgio

Il Presidente, Maurizio Mattioli

Slow Food – Condotta del Fermano

Il Convivium leader, Luigi Silenzi

Legambiente – Delegazione Marche

La Presidente, Francesca Pulcini

Marevivo

La Segretaria generale, Maria Rapini

WWF – Delegazione Marche

Il delegato regionale, Jacopo Angelin

LIPU – Coordinamento regionale Marche

La coordinatrice regionale, Maria Luisa Urban

Marche a Rifiuti Zero

La Presidente, Sabrina Petrucci

Italia Nostra – Sezione del Fermano

Il Presidente, Gioacchino A. Fasino


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti