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Feste di Natale in carcere, il sostegno
del club Soroptimist e della Carifermo

FERMO - La riconoscenza della direttrice Eleonora Consoli, del responsabile dell’area trattamentale Nicola Arbusti e del comandante Loredana Napoli

C’è il Natale delle luci e della serenità, il Natale delle certezze e delle cose belle. E poi c’è il Natale di chi resta indietro, di chi ha poco, di chi vive un periodo dietro le sbarre. E’ Natale anche per i detenuti nel carcere di Fermo, in questi giorni è stato allestito l’albero e anche il presepe, in attesa della prossima annunciata visita del Vescovo Rocco Pennacchio.

Intanto sono arrivate testimonianze di sensibilità e vicinanza, come ogni anno il club Soroptimist ha portato avanti anche a Fermo il progetto nazionale di solidarietà alle famiglie e ai bambini dei detenuti. Lo scorso anno il gruppo fermano si era occupato di portare materiale di cancelleria e giocattoli per i bimbi in visita nei giorni di Natale, mentre quest’anno la presidente Loredana Dionisi, accompagnata da Paola Viozzi e Antonella Romagnoli ha portato dolci e libri per i figli dei detenuti, da consegnare in occasione dei colloqui che normalmente fanno con i familiari.

“E’ il secondo anno che il Club si prodiga per questa iniziativa – sottolinea al direttrice della casa di reclusione, Eleonora Consoli -, che testimonia l’attenzione del territorio per il carcere e per le persone che vi sono detenute, dimostrando sensibilità verso questa istituzione, che mai come in questo momento risulta essere al centro dell’attenzione pubblica”.

Ieri è stata la volta di Alessandra Vitali Rosati, amministratore delegato di Carifermo Spa, che già qualche settimana fa aveva donato al carcere un nuovo biliardino ma anche il materiale per ritinteggiare le celle e gli stessi detenuti stanno già procedendo all’opera di rinnovamento degli ambienti. La visita di ieri voleva essere un modo per far sentire la vicinanza del territorio nella speranza di un futuro diverso, per procedere con le premiazioni per il torneo di biliardino che è stato organizzato in carcere, proprio per dimostrare l’apprezzamento per il dono ricevuto, un oggetto che riempie alcune ore di allegria e condivisione. Vitali Rosati ha sottolineato la necessità di guardare avanti con un atteggiamento diverso, impostando la propria vita in senso costruttivo, dopo aver pagato, in maniera dignitosa, la propria colpa. Un momento molto intenso e importante per i detenuti che vivranno dietro le sbarre le feste di Natale, in un momento in cui la distanza dai propri cari pesa di più.


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