I giovani fermani protagonisti del podio. ai lati i relativi Maestri
ANAGNI (FR) – L’Asd Kung Fu Vietnamita, del Maestro Caposcuola Jang, sabato e domenica scorsi ha partecipato al “Campionato Nazionale Opes” organizzato dalla UITK (Unione Italiana Kung Fu Tradizionale ).
Il team capitanano dal Maestro e coach Sergio Ciccoli, e dall’istruttore Massimiliano Amolo, si è aggiudicato 4 ori, 7 argenti e un terzo posto come società nel combattimento giovanissimi.
Si è trattato di una competizione rivolta a tutti i club ed associazioni di kung fu italiane, con l’ottima risposta pervenuta in termini di adesioni da moltissime regioni. Alto, dunque, il numero di atleti partecipanti alla due giorni di gare che si sono svolte presso il palazzetto dello sport, ambiente perfettamente allestito sia per le forme che per le diverse categorie di combattimento.
Proprio in quest’ultima specialità, la prima a scendere sul tappeto di gara, sabato, è stata Federica Amaolo di 11 anni, che ha vinto l’oro nel combattimento tradizionale e l’argento nel light sandà (box cinese), mentre Diego Vallesi, 10 anni, nel light sandà ha guadagnato l’oro e nel tradizionale l’argento; doppio argento invece nelle due specialità per Leonardo Amaolo di 9 anni.
Domenica le competizioni sono poi proseguite per i maggiorenni, dove la diciannovenne Simona Gismondi ha maturato l’oro nel combattimento tradizionale e l’argento nel ligh sandà; Chiara Tomassini invece, per un nulla, non si è aggiudicata l’oro nel combattimento tradizionale conquistando un argento come nel ligh sandà. Elia Tirabassi ha invece sfiorato le finali uscendo nelle eliminatorie contro il campione del torneo. La medaglia più impegnativa è stata però vinta da Roberto Bottoni, un oro nel sandà (specialità full contact), dove ha sbaragliato in finale l’avversario infliggendogli un ko dopo solo 45 secondi dall’inizio della prima ripresa.
“La prima competizione della nuova stagione agonistica è partita bene – commenta il Maestro Ciccoli -, perché tutti gli atleti giovani e adulti hanno gareggiato con lo spirito marziale che cerchiamo di trasmettere nella nostra scuola: combattere non solo per vincere su gli altri, ma prima di tutto per cercare di migliorare se stessi”.
Paolo Gaudenzi
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