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Osservatorio Astronomico Elpidiense, oltre 2.500 i visitatori: “L’area diventi parco dell’Astronomia”

SANT'ELPIDIO A MARE - Il bilancio del 2017 da parte di Giampaolo Butani, direttore scientifico e presidente dell'associazione Alpha Gemini, e Sandro Birilli, presidente dell'associazione di Quartiere Castellano

È tempo di bilanci anche per l’Osservatorio Astronomico Elpidiense “Marco Bertini” in località Castellano di Sant’Elpidio a Mare che – secondo Giampaolo Butani, direttore scientifico e presidente dell’associazione Alpha Gemini, e Sandro Birilli, presidente dell’associazione di Quartiere Castellano – “ha confermato come l’offerta formativa e di promozione della cultura e della conoscenza dell’astronomia sia ormai una realtà consolidata in ambito regionale e locale”.

“Nonostante qualche problema logistico ancora da risolvere come la gestione dell’area circostante, l’inquinamento luminoso ed il parcheggio – scrivono Butani e Birilli – riteniamo di aver garantito agli oltre 2.500 appassionati o semplici curiosi che hanno visitato la struttura, un’ottima offerta formativa”. Ciò grazie all’opera dei volontari dell’associazione di Quartiere Castellano, responsabile della gestione della struttura e dell’accoglienza, ma soprattutto grazie alla disponibilità e professionalità degli astrofili dell’associazione Alpha Gemini (anch’essi tutti volontari), guidati dal presidente Butani nel gestire le visite guidate, che hanno portato l’Osservatorio Astronomico “Marco Bertini” ad essere punto di riferimento non solo per l’utenza locale e delle altre province della regione, ma soprattutto nel periodo estivo, per il turista sia residenziale che di passaggio, nonché per le scolaresche e le associazioni di volontariato a carattere socio culturale del territorio.

“Questo anno è stato l’anno delle conferme – proseguono -: non solo il numero degli ospiti è aumentato, ma soprattutto sono aumentate le persone veramente appassionate. E’ consuetudine che i ragazzi con il proprio telescopio vengano ad approfondire le proprie competenze. Inoltre, molte scuole stanno inserendo nella loro offerta formativa almeno una visita all’Osservatorio e confidiamo in seguito anche a progetti più strutturati (ad esempio lo stage di alternanza scuola lavoro). A tal proposito abbiamo presentato all’Istituto Scolastico Comprensivo della nostra città, un progetto di ‘Primo approccio all’astronomia’ da sviluppare in classe con i nostri esperti e con visite guidate all’osservatorio. Da queste considerazioni è emerso la necessità e l’opportunità di potenziare la struttura, affinché l’intera area diventi parco dell’astronomia, un progetto già stato sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione comunale”.

I NUMERI DEL 2017

• Circa 35 aperture ordinarie di lunedì dalle 22 alle 24 (con una presenza media da 20 a 50 ospiti con punte nel periodo estivo di circa 150) • 4 aperture straordinarie per manifestazioni (presenza media da 80 a 100 ospiti): 2 sabati dedicati all’osservazione della Luna al primo quarto / La Notte dei Desideri / La Notte della Luna; • 12 aperture riservate alle scolaresche e associazioni (con una presenza media da 30 a 50 ospiti).

IL CONSOLIDAMENTO DELL’ACCOGLIENZA E DELL’OFFERTA DIDATTICA

• Predisposti punti multimediali per preparare i visitatori alle osservazioni;

• Allestimenti di altri telescopi nel prato antistante l’Osservatorio nel periodo primaverile e estivo;

• Predisposta la proiezione dei principali corpi celesti del sistema solare (Luna, Giove e Saturno);

• Proponendo corsi di orientamento e riconoscimento delle costellazioni; • Supporto ai visitatori con la presenza di almeno tre astrofili (a serata) per guidarli alla visita e soddisfare ogni esigenza di informazione e intrattenimento.

Nonostante le scarse risorse a disposizione, spiegano i due, “stiamo cercando di migliorare la strumentazione, al fine di proporre progetti strutturati: alle scuole di diverso grado, ad appassionati di astronomia o semplici curiosi, con una particolare attenzione verso i giovani (Astronomia osservativa; Fotografia Astronomica; Astro imagining; Spettroscopia stellare; Fotometria, Osservazione e studio del Sole)”. Inoltre nel 2018 sarà necessario un aggiornamento della strumentazione. “Si tratta di un processo già iniziato – concludono – al fine di adeguarsi ai nuovi standard. Questo adeguamento ci permetterà inoltre di effettuare attività di ricerca in collaborazione con la rete delle Delegazioni UAI e il Network Astronomico in generale. A tal proposito confidiamo nella sensibilità di questa Amministrazione per avere maggiori risorse al fine di poter implementare i progetti in programma”.


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