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Investimenti per 21 milioni di euro alla CIIP Spa, approvato il bilancio di previsione 2018

Il bilancio prevede di chiudere l’esercizio con un utile di circa 8 milioni che servirà a finanziare gli investimenti da realizzare ed i mutui già contratti con le banche per quelli già realizzati.

Il presidente della Ciip Spa, Giacinto Alati

L’assemblea dei comuni soci della CIIP spa ha approvato ieri, venerdì 26 gennaio, all’unanimità con l’83,71% delle quote sociali presenti, il bilancio di previsione 2018.

Il Presidente Alati ha sottolineato che la Società nel 2017, ha fatto fronte a notevoli difficoltà operative dovute sia alle gravi conseguenze che il sisma ha provocato al sistema idrico, sia alla crisi idrica – la più grave degli ultimi 30 anni – ed è riuscita, con le proprie maestranze, ad evitare disagi ai cittadini ed alle attività produttive.  Nonostante le difficoltà affrontate  la CIIP ha presentato ai comuni soci un bilancio previsionale per l’anno 2018 in linea con il Piano d’Ambito approvato dall’ATO5 e dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Il bilancio 2018 prevede investimenti per circa 21 milioni di euro in conformità al piano degli interventi approvato dall’ATO 5 Marche Sud e prevede di chiudere l’esercizio con un utile di circa 8 milioni che servirà a finanziare gli investimenti da realizzare ed i mutui già contratti con le banche per quelli già realizzati.

La Società ha realizzato negli ultimi otto anni 148 milioni di investimenti per infrastrutture del sistema acquedottistico, fognario e di depurazione a servizio dei 59 comuni gestiti.  Investimenti con cui la società, prima tra i gestori della regione Marche, ha anche risolto tutte le criticità del sistema depurativo soggette a sanzione da parte della comunità europea.

Gli obiettivi più significativi che la società intende perseguire nel 2018 in coerenza con il mandato ricevuto, oltre agli investimenti programmati, sono: lo sviluppo di ulteriori percorsi di avvicinamento tra i gestori del SII delle ATO Marchigiane 4 e 3  e altri soggetti pubblici operanti nel territorio mediante contratti di rete; efficientamento dei costi operativi mediante:

  1. l’ottimizzazione del reticolo depurativo con la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione nella bassa valle dell’Aso con dismissione degli impianti di depurazione di Pedaso, Marina di Altidona e Campofilone, e realizzazione di nuovi collettori fognari;
  2. la riduzione della produzione dei fanghi di risulta e l’ottimizzazione del consumo energetico dei principali impianti di depurazione gestiti;
  3. lo sviluppo di  un sistema di essiccamento dei fanghi di risulta del processo depurativo costruendo due impianti, uno nella provincia di Ascoli Piceno ed uno nella provincia di Fermo, ed avviando anche la realizzazione di una discarica appositamente dedicata ai fanghi di depurazione;
  4. l’ottimizzazione delle risorse umane al fine di garantire un adeguato turnover del personale ed un razionale impiego nei vari servizi aziendali.

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