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Da dove si partiva
per andare ad Auschwitz:
Servigliano ricorda lo sterminio

EVENTI - Ultimo appuntamento per il Giorno della Memoria mercoledì 31 gennaio alle ore 9.30 con un convegno nella sede dell’associazione Casa della Memoria

Giungono al termine gli eventi del ricco cartellone che Servigliano ha dedicato alla Giornata della Memoria. Mercoledì 31 gennaio, alle 9.30, nella sede dell’associazione Casa della Memoria (ex stazione ferroviaria, vicino all’ex campo di internamento), si svolgerà il convegno sul tema “Servigliano-Fossoli: verso Auschwitz”. Sarà una giornata con tre protagonisti principali: Costantino di Sante (direttore dell’Istituto storico di Ascoli Piceno) parlerà degli “Ebrei internati nel Piceno durante la Seconda Guerra Mondiale”; Marzia Luppi (direttrice della Fondazione ex-campo Fossoli) terrà una relazione sul “Ruolo di Fossoli nella deportazione dall’Italia”. Chiusura di Paolo Giunta La Spada sul tema “70 anni di Storia e Memoria”. Di Sante è uno dei massimi esperti a livello internazionale della deportazione di ebrei italiani.

“Fossoli – commenta Giunta La Spada, direttore scientifico della Casa della Memoria – è il paradigma italiano del campo di prigionia e deportazione. Come Fossoli, Pithiviers e Drancy in Francia, Westerbork in Olanda: luoghi da cui si parte per andare ad Auschwitz. Luoghi di un sistema di prigionia e internamento che non è stato indagato abbastanza e che va raccontato anche se esistono verità che non abbiamo voglia di indagare o ascoltare. Infatti mentre la Germania ha fatto da tempo i conti col suo passato, l’Italia è rimasta incerta nell’analisi delle identità che hanno composto la sua storia. Studiare la Shoah significa inquadrare i fatti dal punto di vista storico, studiare con rigore scientifico la complessità di quei fatti; non rinunciare alle implicazioni morali, religiose, filosofiche per riuscire non solo a ricordare, ma a capire come è stata possibile una cesura della storia, un black-out dell’umanità come ad Auschwitz-Birkenau, o a Treblinka. Se non recuperiamo la conoscenza storica, parlare di Memoria si trasforma in un esercizio retorico e sterile”.


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1 commento

  1. 1
    Lorenzo Mattiacci il 29 Gennaio 2018 alle 12:52

    Pagina tristissima della storia locale e mondiale. Non sapevo di servigliano, andrò a visitare come posso.

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