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Canoni&Dragaggi, dura replica
del sindaco Loira alla Marina:
«Vanta crediti? Le carte dicono tutt’altro»

PORTO SAN GIORGIO - Il primo cittadino replica, punto per punto, alle dichiarazioni della società concessionaria del porto che domenica è uscita allo scoperto sostenendo di non avere debiti sui canoni demaniali e di vantare, eventualmente, crediti sui dragaggi

Il sindaco Nicola Loira

di redazione CF

“Un privato può rappresentare a proprio piacimento i fatti. In qualità di rappresentante di una Istituzione pubblica ho il dovere di usare il linguaggio della verità”. Parte subito in quinta il sindaco Nicola Loira in merito al nodo porto turistico e ai canoni demaniali a carico della Marina di Porto San Giorgio. Domenica, infatti, la società concessionaria del porto è uscita allo scoperto rimarcando come, sul nodo canoni-dragaggi, sia essa creditrice e non in debito (leggi l’articolo). Il pomo della discordia, infatti, sarebbero i canoni demaniali il cui mancato pagamento potrebbe comportare la revoca della concessione.  “Lungi dal voler far polemica ma – puntualizza il sindaco Nicola Loira – corre l’obbligo di fare chiarezza sulle esternazioni dei rappresentanti della società concessionaria del porto avendo a cuore l’intelligenza dei miei concittadini.

Fino a prova contraria, ovviamente documentale non a chiacchiere, la rivendicazione dell’area dell’ex mercato ittico quale presunto indennizzo per la costruzione della banchina peschereccia, pretesa totalmente infondata, è questione morta e sepolta sia da un punto di vista di diritto che di fatto.

E’ l’Agenzia del Demanio ad essere creditrice del Marina di Porto San Giorgio Srl di una cospicua somma di canoni concessori non pagati ed è per questa ragione che l’Agenzia ha avviato le procedure di riscossione coattiva dei crediti per gli anni 2014, 2015, 2016;

La Marina di Porto San Giorgio

E’ la società Marina Srl a non aver pagato, alle prestabilite scadenze, in ragione d’anno, i canoni concessori. E’ la società Marina Srl ad aver disatteso il generale e pacifico principio di diritto solve et repete, cioè prima paghi e poi, se ritieni di aver pagato troppo, agisci in giudizio per fare accertare la fondatezza di tale pretesa. Fino ad oggi non c’è una sola pronuncia giudiziaria in tal senso.

E’ la società Marina Srl ad aver disatteso l’obbligazione contrattuale (atto di sottomissione) di produrre al Comune, delegato dalla Regione Marche alla gestione amministrativa del Porto turistico, una polizza fideiussoria che garantisca tutte le obbligazione assunte.

Infine, per quanto concerne il dichiarato pagamento dei canoni a rate per le annualità 2014, 2015 e 2016, occorre evidenziare come le stesse non siano pagamenti rateali del canone ma pagamenti rateali delle avvenute iscrizioni a ruolo da parte dell’Agenzia del Demanio, proprio a seguito del mancato pagamento alle prestabilite scadenze di legge.

In ordine al dragaggio sarà il Tribunale di Ancona a dire se il Marina, concessionaria ed utilizzatrice del Porto turistico e delle relative vie acquee di accesso, sia tenuta a farsi carico, come è ovvio che sia, della manutenzione della linea batimetrica delle acque ai fini della sicurezza della navigabilità anche dei suoi clienti. In merito, infine, alla fondatezza o meno delle lagnanze del Marina,  in punto di canone esoso, si discuterà a dicembre 2018 al Tar Marche. Solo allora sapremo se il Tribunale la pensa come la società oppure no”.

 

Canoni demaniali, la Marina tuona: «Nessun debito, chi dice il contrario se ne assume la responsabilità»


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