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LETTERE AL DIRETTORE
“Il fascismo ha alzato il livello dello scontro che non è più solamente dialettico, ma si spinge oltre”

LETTERA - Renzo Interlenghi: "Il popolo italiano non è razzista, il popolo italiano è solamente stanco di non trovare risposte ai problemi reali che lo costringono asfitticamente"

Renzo Interlenghi

di Renzo Interlenghi (Comunisti Italiani)

Quanto è accaduto a Macerata non è accettabile e tutte le persone democratiche devono ergersi a difensori della nostra Costituzione. Il fascismo ha alzato il livello dello scontro che non è più, solamente dialettico, ma si spinge oltre, superando i limiti della convivenza pacifica per costringere la popolazione a fare una scelta: accettare il metodo violento quale risoluzione delle controversie sociali ed economiche che attanagliano il Paese, oppure respingerlo con forza riaffermando i principi del diritto e la
 delle istituzioni repubblicane.

Il fatto, la cui gravità è paragonabile agli attentati squadristi perpetrati a partire dalla fine degli anni venti, che determinavano, con la violenza, la chiusura delle sedi di partito, di sindacati e la destituzione dei consigli comunali, avvilendo con la forza lo spirito partecipativo della popolazione, deve trovare immediata risposta.

Questa risposta deve essere fornita congiuntamente da tutte le forze, siano esse politiche che sociali, che si dichiarano democratiche, pacifiste, pluraliste, per difendere lo Stato di diritto per evitare scivolamenti verso politiche eversive, che determinano un clima di odio razziale nei confronti degli stranieri e di coloro che, in virtù dei principi umanitari, sono convinti che una corretta politica dell’accoglienza possa essere l’unica risposta al degrado bellico e dittatoriale in cui si trovano coloro che sono costretti a fuggire dai propri paesi di origine per trovare salvezza in Italia e in Europa.

I fatti di Macerata rappresentano uno spartiacque che non consente più di decifrare in maniera criptica quanto sta accadendo, perché quanto sta accadendo oramai è evidente sotto gli occhi di tutti: la destra fascista vuole scardinare lo stato democratico con la forza, facendosi scudo del disagio sociale che le politiche degli ultimi anni hanno fatto crescere. Il popolo italiano non è razzista, il popolo italiano è solamente stanco di non trovare risposte ai problemi reali che lo costringono asfitticamente. Dobbiamo respingere la campagna di stampa che vorrebbe far passare, gridando allo scandalo, che gli italiani siano solidali con il barbaro aguzzino che ha attentato alla vita di ragazzi inermi solo perché di colore. Le persone per bene stanno dalla parte delle vittime e disapprovano l’uso della violenza maggiormente se di stampo fascista.

La destra xenofoba e le formazioni politiche che si richiamano agli ideali del fascismo, nel non condannare apertamente i fatti di Macerata, si stanno assumendo una enorme responsabilità di fronte al Paese, rischiando di farlo precipitare in un baratro sociale e culturale di portata storica. E’ giunto il momento, pertanto, di decidere da che parte stare, se dalla parte delle istituzioni democratiche, oppure dalla parte di chi vuole l’eversione.

I comunisti italiani sono sempre stati dalla parte delle istituzioni democratiche, a difesa dei diritti contro i soprusi delle prepotenze fasciste, per questo motivo, come comunista e come avvocato mi sento di scegliere da che parte stare: dalla parte dell’uomo contro la bestialità, della ragione contro l’irrazionalità, della pace contro la guerra, dell’unità contro la divisione. Per tale ragione lancio un appello all’unità delle forze democratiche, a partire da questa campagna elettorale che vede il centro sinistra diviso, affinché si crei un argine autentico, mettendo da parte tutti i motivi di separazione che, dinanzi alla recrudescenza fascista, garantirebbero la vittoria delle forze reazionarie e oscurantiste.

Avv. Renzo Interlenghi (Comunisti Italiani)

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