Da ormai molti anni, dodici per la precisione, Artintype edita il suo calendario artistico per gli appassionati del buon design e per i collezionisti più curiosi. Un oggetto che è divenuto negli anni una sorta di must in campo cartotecnico, grafico ed editoriale. Per il 2018 un’edizione veramente speciale dal titolo quanto mai esplicito: “Accademie d’Italia – 2005 – 2017”. Un viaggio alla scoperta delle opere e degli artisti che hanno caratterizzato ogni singola edizione e che ha visto la partecipazione delle più riconosciute Accademie di Belle Arti d’Italia.
Artintype nasce nel 2005 dall’idea delle Grafiche Martintype, azienda che da 40 anni si distingue per la qualità e raffinatezza dei suoi stampati, di arricchire il proprio Calendario non solo con finiture particolari, ma di attribuirgli un valore artistico al fine di ricercare, valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti dell’arte contemporanea presenti sul nostro territorio. Dal 2005 che il prof. Cetta ne cura la progettazione grafica in qualità di Direttore Artistico. Il suo lavoro come responsabile artistico, oltre che come ideatore e progettista dei calendari, è stato quello di ricerca, supervisione e scelta degli artisti e delle opere da inserire nei singoli calendari di ogni anno, a partire dal 2005 fino ad arrivare al 2017, con una piccola interruzione dedicata ad Expo Milano 2015. Molti i lavori e le persone coinvolte nell’arco di questi 12 anni. Alcuni numeri: 12 Accademie, 18 mostre, 156 opere originali esposte, 67 artisti ospitati, 35 tra direttori e professori e poi un susseguirsi di professionisti del mondo dell’arte, del design e della cultura.
Nelle immagini pubblicate, e nelle parole dello stesso Cetta, una descrizione parziale del calendario 2018, della sua tematica e delle sue caratteristiche estetiche. “L’estrema duttilità visiva dell’elaborato, la sua accentuata dinamicità, si manifestano grazie all’utilizzo di linee di fuga ben delineate, tendenti a suggerire un movimento orizzontale di chiara matrice optical, accentuando così il forte senso di movimento e di estrema mutevolezza delle masse. In sostanza un dispositivo visivo che alterna elementi chiari e scuri in una ripartizione continua tra figura e sfondo, sottolineando ancor di più il forte senso di sfericità e di estrema plasticità del grande numero 8 che connota l’intero oggetto”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati