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Presentata alle Pro Loco la proposta di legge per certificare “Sagre di Qualità”

ANCONA – Ne ha parlato il vice presidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi all’interno dell’incontro “Formare per crescere”
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di Alessandro Giacopetti

Si è svolta oggi, sabato 24 febbraio, nella sede della FIGC ad Ancona l’assemblea regionale delle Pro Loco aderenti all’UNPLI Marche. Tra i temi: riforma del terzo settore e nuova normativa in materia di sicurezza per lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche. Una riunione importante perché è stata presentata pubblicamente anche la proposta di legge per istituire la denominazione di Sagre di Qualità, fortemente voluta dal presidente regionale UNPLI, Mario Borroni, presente all’incontro.

Il primo firmatario è stato, lo scorso anno, Renato Claudio Minardi, vice presidente del Consiglio Regionale delle Marche. Nel suo intervento di questa mattina è partito da una considerazione: “nonostante i danni derivanti dal recente sisma, il comparto turismo ha tenuto nei dati delle presenze. Il lavoro in questo settore, però, deve continuare. E’ qui che entrano in gioco le varie Pro Loco con l’organizzazione di appuntamenti caratterizzati da degustazione di prodotti tipici, abbinata alla visita dei luoghi simbolo del posto al fine di accogliere i turisti che arrivano”. Dopo aver affermato che le Pro Loco hanno un ruolo importante, Renato Claudio Minardi ha portato un esempio dalla provincia di Pesaro-Urbino dove “sono state messe in rete le varie iniziative dei singoli comuni anche grazie alla Provincia che le ha raccolte tutte sotto lo stesso marchio e proposte a livello nazionale. Poi è arrivata la legge che ha tolto la competenza del Turismo alla Provincia e lo abbiamo portato avanti come Regione. Ora è un brand di risonanza nazionale e concorrenziale anche verso i mercatini di natale dell’Alto Adige”.

Nel suo intervento lo stesso vice presidente del Consiglio Regionale ha ricordato che “le Marche offrono tutto ciò che un turista potrebbe volere: parchi, rocche, castelli, teatri, centri storici dei borghi, le bandiere blu e arancioni, cibo, storia, arte, mare e turismo enogastronomico. Quest’ultimo in Italia sta avendo cifre importanti e in costante crescita. I dati dell’ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, dicono che il fatturato enogastronomico dal 2012 al 2015 è aumentato del 55% includendo anche il settore delle sagre”.
Entrando nello specifico della proposta di legge regionale, Minardi ha sottolineato che la sagra non dev’essere solo occasione per fare cassa ma promuovere anche il contesto dove si svolge e il territorio dal punto di vista naturalistico e storico-artistico, poi ha elencato alcuni dei parametri necessari per ottenere il riconoscimento: “Deve essere organizzata da più di 10 anni e durare un massimo di 4 giorni. Può svolgersi anche più volte all’anno e deve avere prodotti legati al territorio nel quale si svolge, che devono provenire al 70% dalla filiera corta. Ciò significa che la loro produzione e lavorazione deve avvenire nel raggio di 70 chilometri”.
Spazio ovviamente ai prodotti a marchio DOP, IGP, De.Co., Marchio QM conferito dalla Regione. Importante secondo Minardi: “il coinvolgimento degli operatori dei pubblici esercizi come i ristoratori che dovrebbero inserire nei menù i piatti valorizzati nelle sagre. Quanti vi partecipano, infatti – secondo Minardi – non mangiano solo agli stand della Pro Loco ma vanno anche nei locali, negozi e ristoranti, creando indotto turistico. Altro punto importante è il rispetto per l’ambiente attraverso il riciclo e quindi l’uso di tovaglie, stoviglie, piatti biodegradabili, cosa già portata avanti da alcune Pro Loco. Le Sagre di Qualità devono essere aperte anche a disabili, e quindi la presenza tra gli organizzatori di persone in grado di fornire loro assistenza. Il marchio si può ottenere, dopo aver presentato la domanda, ma anche perdere a causa del non rispetto dei requisiti richiesti. La Regione Marche inserirà le Sagre di Qualità in un apposito elenco all’interno di un calendario pubblicato sul sito web dell’ente. Una legge – ha concluso scherzando Renato Claudio Minardi, vice presidente del Consiglio Regionale delle Marche – che potremmo chiamare Legge Borroni, tanto è stata voluta e condivisa dal presidente dell’Unpli Marche”.

A Cronache Fermane, Mario Borroni, presidente dell’UNPLI Marche racconta: “Al momento stiamo attendendo che i funzionari completino di stilare il regolamento attuativo per riuscire ad avere alcune sagre certificate già questa estate, almeno qualcuna ogni provincia marchigiana. Sono soddisfatto perché il nostro presidente nazionale vuole portare l’esempio marchigiano in tutta Italia.” E una novità emersa dalla riunione di oggi è che lo stesso Mario Borroni è stato inserito nella commissione per realizzare una legge nazionale sulle sagre unitaria per tutte le regioni d’Italia.


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