Montegiorgio si conferma
a 5 Stelle ma che boom la Lega

MONTEGIORGIO - I pentastellati, rispetto alle politiche del 2013 hanno guadagnato tre punti al Senato e poco più di due alla Camera. Il partito di Salvini incassa un exploit da +18. Crollano Pd e FI

Con un’affluenza al voto nella media (76,89%) che dunque manifesta un interesse alla politica nazionale ma non un smania a esprimere la loro volontà amministrativa nazionale, i montegiorgesi si risvegliano con una città a 5 Stelle. E sopra alla percentuale regionale. Un dato che, se da una parte si inserisce alla perfezione nel nuovo assetto politico regionale, marcatamente pentastellato, dall’altra ha un’ulteriore valenza localistica, cittadina perché Montegiorgio, insieme a Porto Sant’Elpidio, è uno dei due Comuni che la primavera prossima saranno chiamati nuovamente alle urne, questa volta per eleggere il nuovo consiglio comunale e il nuovo sindaco. Ma andiamo per ordine. E partiamo dal Senato: sul totale dei 3.411 voti validi il Movimento 5 Stelle è il partito più apprezzato, per le politiche, dai montegiorgesi con 1.204 voti pari al 36,77%. E anche il candidato 5s, Giorgio Fede, piace (ha preso 66 voti personali in più rispetto a quelli del simbolo, insomma 1.270 preferenze). Un percentuale che supera quella regionale, sia sul simbolo che, anche se in forma minore, sulle preferenze al candidato. Seconda la coalizione di centrodestra con una Lega che arriva addirittura al 18,66% e una Forza Italia ferma all’11,58 (FdI al 3,97% e NcI-Udc allo 0,67%). E la sua candidata distanziata da Fede di 84 preferenze. Terzo il Pd che raggiunge il 19,58% con la candidata Emanuela Di Cintio con 717 preferenze.

Alla Camera, invece, sui 3.693 voti validi, il Movimento 5 Stelle arriva addirittura al 37,06% con Mirella Emiliozzi che conquista 1.394 voti (37,75%). Il centrodestra arriva al 34,82% con la Lega al 18,70 e FI all’11,75. E il candidato del centrodestra Giuseppe Cognigni prende 1.286 voti pari al 34,82%. Il Pd si ferma al 18,31% e il candidato Paolo Petrini strappa 743 voti (20,12%).

Raffronti con il febbraio 2013? Presto fatti

Al Senato il M5S conquista ulteriori 3 punti percentuali (nel 2013 era al 33,62%), FI (era PdL) ne perde 10, il Pd 7 mentre la Lega ne conquista ben 18 (era allo 0,53%). Alla Camera stessi numeri da record nell’impennata Lega (+18%). Il M5S cresce di poco più di due punti. Fi (ex PdL) ne perde poco meno di 9 e il Pd sei.


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