facebook twitter rss

“Sulla Pensione San Giorgio
abbiamo agito con buon senso”:
De Luna replica a Morese

POLITICA - Il consigliere di maggioranza spiega come il privato abbia chiesto il cambio di destinazione in seguito alla cessazione dell'attività turistico ricettiva

“Al Consiglio comunale di questa sera saremo chiamati a discutere e votare per la seconda volta una variante al Piano Regolatore Generale contenente un cambio di destinazione urbanistica. Anche questa volta Emanuele Morese (LEGGI QUI) continua a farsi sentire e a mettere in dubbio questa scelta, rivendicando una contropartita da parte del privato per la collettività”. È decisa la replica del consigliere di maggioranza Christian de Luna, che spiega: “In questo caso il privato richiede un cambio di destinazione d’uso da struttura turistica a struttura residenziale. Il fabbricato in esame, Pensione San Giorgio, venne “realizzato in via XX Settembre con caratteristiche tipologiche interne ed esterne del tutto simili agli edifici residenziali circostanti, nell’ambito di un isolato completamente ad uso residenziale”, così recita la variante. Successivamente, con la redazione del PRG del 1998, venne classificato al suo interno come zona F – categoria SA (turistico-ricettiva).

Sappiamo però che nell’anno 2011 “la Provincia di Fermo ha notificato alla proprietà la mancanza dei requisiti qualitativi minimi richiesti dalla normativa in materia per le strutture ricettive e conseguentemente i proprietari, nell’anno 2012, hanno riconsegnato la licenza in Comune e cessato definitivamente l’attività di Pensione.”

Il privato quindi chiede il cambio di destinazione in seguito alla cessazione dell’attività turistico ricettiva. Secondo la legge il cambio di destinazione d’uso comporta l’obbligo di corrispondere al Comune il contributo di costruzione (dpr n.380 del 2001), anche se attuato senza la realizzazione di opere edilizie. Tuttavia non è dovuto quando la nuova destinazione non sia idonea a determinare un aumento quantitativo e/o qualitativo del carico urbanistico della zona. L’esponente di Fratelli d’Italia (o di Rinnovamento Cittadino, a seconda dei giorni) dovrebbe sapere che nel caso della Pensione San Giorgio non solo non vi è un aumento del carico, ma addirittura vi è un decremento (con la destinazione residenziale diminuisce) del carico urbanistico, il che non fa sorgere alcun onere in capo al privato cittadino. Inoltre il cambio non costituisce alcun precedente alle strutture alberghiere cittadine, strutture che sono del tutto differenti e sviluppate in contesti diversi rispetto alla Pensione San Giorgio, alla quale come scritto sopra era stata notificata dalla provincia la mancanza di requisiti richiesti.

Non sembra nemmeno chiaro dove sia il guadagno da parte del privato, dal momento in cui possiede comunque una struttura non troppo giovane che richiederebbe una ristrutturazione ed un ammodernamento nel caso volesse metterla in vendita.

Ben venga l’opposizione extra-consiliare ma questa, a mio avviso, lascia il tempo che trova. L’Amministrazione avrebbe dovuto fare orecchie da mercante di fronte alla richiesta dei cittadini e lasciare quell’immobile in uno stato di abbandono, senza alcun vantaggio per la città? O forse è meglio ritrovarsi un immobile usufruibile in locazione soprattutto nei mesi estivi da famiglie o turisti che vogliano trascorrere le proprie vacanze a Porto San Giorgio? Io credo che come sempre, a differenza di quello che dicono le forze del centro-destra, si sia agito con responsabilità e buonsenso”.

 

Piano regolatore, gli interrogativi di Morese sul futuro della Pensione San Giorgio


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti