di Alessandro Giacopetti
Luigi Amodio, Nicola Armaroli, eduardo Saenz de Cabezon, Roberto Defez, Kristof Fenyvesi, Fernando Ferroni, Pietro Greco, Angelo Guerraggio, Roberto Natalini, Andrea Parlangeli. Sono questi i primi nomi che compongono il comitato scientifico del Festival Fermhamente. Prossima edizione a fine ottobre 2018.
Oggi sono stati presentati in Comune a Fermo. Francesco Trasatti, vicesindaco e assessore alla Cultura: “Il lavoro per l’organizzazione del Festival scientifico Ferhmamente è già iniziato, dopo il successo dell’edizione 2017 svolta a febbraio 2017, con una grande partecipazione soprattutto di giovani che hanno affollato incontri, laboratori, workshops. Un festival costruito dal basso, con una call rivolta alle scuole nella quale si chiedevano proposte e contenuti, la quale ha avuto risposte sia dal Fermano che da fuori regione Marche.
Contestualmente è iniziata la composizione del comitato scientifico, che consta di nomi importanti a livello nazionale e che avrà due compiti: valutare le proposte arrivate dalle scuole; dare una linea al festival Fermhamente”.
Dopo aver presentato i 10 nomi, citati in precedenza, Andrea Capozucca, direttore scientifico del festival ha precisato che “a questi 10 nomi se ne aggiungeranno altri proposti dalle scuole, con l’obiettivo di arrivare ad un massimo di 20. Sarà un comitato che eserciterà una sorta di controllo di qualità del festival, essendo al tempo stesso garante dei contenuti, portandone anche di nuovi.
Si tratta di nomi del giornalismo scientifico italiano, autori di libri, docenti universitari, quindi persone impegnate e di qualità”.
Tra gli altri Amodio è direttore del Science Centre della Città della Scienza di Napoli e questo creerà un ponte con l’istituto che porterà contenuti al festival. Roberto Natalini, Nicola Armaroli, Roberto Defez lavorano al CNR; Pietro Greco è un giornalista scientifico e autore di libri, così come Andrea Parlangeli, caporedattore della rivista Focus. Fernando Ferroni è il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e docente alla Sapienza a Roma.
“I loro ruoli e la loro fama – secondo Mauro Labellarte, direttore di produzione di Fermhamente – garantisce che il comitato sia davvero di qualità. Dalle scuole sono arrivate circa 25 risposte alla call, scaduta, arrivate da tutta Italia. Sarà il Comitato a valutarle ma possiamo dire che sono molto interessanti: La Scienza Addosso è il tema di quest’anno: quindi si parlerà di vestiti fatti con materiali speciali, scarpe particolari, ma anche le creme o i profumi che ci mettiamo, i monili e le pietre delle colane, i materiali degli occhiali, tutto ciò che riguarda la medicina come i cerotti, per arrivare alla biomeccanica, alle protesi come il braccio meccanico. Importante anche la parte relativa alle onde elettromagnetiche che ci arrivano addosso a causa dell’uso, ad esempio, dei telefoni cellulari”.
Fermhamente è una delle manifestazioni legate al recente accordo Learning Cities dell’Unesco (LEGGI QUI), presentato qualche settimana fa in Camera di Commercio di cui, in Italia, fanno parte solo le città di Fermo e Torino. “Ciò spinge tutti noi a portare avanti il lavoro in rete e in sinergia già iniziato – ha concluso il vicesindaco Francesco Trasatti – in quanto Fermhamnte è un simbolo di quello che rappresenta il riconoscimento Learning Cities dell’Unesco. Stiamo avviando contatti con Torino che, seppur ancora all’inizio, potranno far nascere legami e progetti da inserire nel festival Fermhamente”.
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