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Stato di agitazione,
ok alla sospensione ma…
Cisl: “Soluzioni o iniziative vertenziali”

FERMO/SANT'ELPIDIO A MARE - Il segretario regionale Cisl, Donati sul caso personale e esternalizzazione cure intermedie: "Tavolo di confronto entro 15 giorni o lo stato di agitazione riparte"

Giuseppe Donati

Il tentativo di “raffreddamento” messo in atto dal prefetto di Fermo, Maria Luisa D’Alessandro è andato a buon fine. Ma ha una scadenza: 17 giugno. Ieri in prefettura, infatti, c’è stato il faccia a faccia tra sindacati e Av4, con a fare da mediatore proprio il prefetto, sullo stato di agitazione dei sindacati sul nodo esternalizzazione delle cure intermedie al presidio ospedaliero di Sant’Elpidio a Mare (leggi l’articolo). E proprio la temporaneità della sospensione è il punto su cui fa leva Giuseppe Donati, segretario Cisl. Insomma se non si troverà una soluzione da qui a due settimane, i sindacati torneranno alla carica: “Sospeso ma solo temporaneamente lo stato di agitazione del personale a fronte dell’impegno assunto dal direttore Livini davanti al Prefetto di organizzare un incontro della parte sindacale con direttore generale Asur e assessorato regionale alla Sanità entro 15 giorni. L’oggetto dell’incontro sarà la grave carenza di personale in Av 4. Il sindaco Terrenzi, da parte sua si è proposto come mediatore con la parte politica ed ha dichiarato di aver già inviato una nota al direttore Asur Marini e al presidente della Regione Marche Ceriscioli per aprire un tavolo di confronto sulle risorse da destinare alla sanità fermana. Stessa nota é stata inviata all’assessore Cesetti e al consigliere Giacinti in qualità di rappresentanti politici del territorio.

Donati ieri in prefettura

Il presidente della Conferenza dei Sindaci Calcinaro è stato già contattato per organizzare un comitato ristretto dei Sindaci su.medesimi argomenti.

Se entro 15 giorni – rimarca Donati – non si aprirà il tavolo di confronto, ripartirà lo stato di agitazione con nuove iniziative.

Da parte della Cisl Fp Marche c’è stata un’apertura di credito nei confronti del direttore di Area Vasta perché se non ci saranno novità nell’incontro con la Regione sul personale, non vi sarà alternativa al mettere in campo iniziative vertenziali purtroppo molto impattanti anche sull’utenza.

Non abbiamo alcuna intenzione di cedere nemmeno di un millimetro rispetto ad un doveroso e non più rinviabile riequilibrio delle risorse umane e non solo destinate al fermano.

Va ricordato che mentre il fermano ha da tempo razionalizzato e riconvertito strutture sanitarie, altre territori mantengono doppioni e triploni di Reparti e Servizi, spendendo ingenti risorse e quindi sottraendole all’Area Vasta 4. Se la politica dorme, concedendo che l’Area Vasta 4 sia defraudata, il sindacato deve reagire a tutela dei professionisti ed operatori ma anche degli utenti.

La Cisl Fp Marche è fiduciosa che finalmente, politica locale e sindacato possa fare un lavoro di squadra nei confronti di Asur e Regione”.

 


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