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Il Consiglio dice no ai riferimenti razzisti nella targa in ricordo di Emmanuel, Calcinaro: ‘Non può essere una condanna per città’

FERMO - Targa che quasi sicuramente si farà, ma nel testo non si parlerà di 'vittima del razzismo'. Un voto che ha trovato il parere positivo di Rossi, Marrozzini, Maria Giulia Torresi e del consigliere 5 Stelle Marco Mochi. E proprio tra i pentastellati fermani si è registrata una 'spaccatura', più che altro non condivisione di pensiero, che ha portato il consigliere Mirko Temperini ad uscire dall'aula al momento del voto a differenza del suo collega che ha data invece il voto favorevole. Negativa la posizione della maggioranza  a cui si sono aggiunti Tulli e Bargoni. Partito Democratico che ha invece scelto la strada dell'astensione

Il luogo dove è stato ucciso Emmanuel

di Paolo Paoletti

“Il consiglio comunale non ha detto no al ricordo di Emmanuel ma ad una memoria che avrebbe coperto il nome della città di Fermo con il velo della parola razzismo”. Così il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro commenta a caldo la decisione del consiglio comunale di bocciare il testo, così come proposto, della targa in ricordo di Emmanuel. Targa che quasi sicuramente si farà, ma nel testo non si parlerà di ‘vittima del razzismo’.   Il consiglio comunale si è espresso, ieri sera, contro la proposta, così come formulata, da parte dei consiglieri comunali Sonia Marrozzini, Massimo Rossi e Maria Giulia Torresi e del Comitato 5 Luglio di posizionare una targa sul luogo in cui due anni fa è stato ucciso Emmanuel, che riportasse il testo: ” In memoria di Emmanuel Chidi Namdi vittima del razzismo il 5 Luglio 2016 In una città come Fermo, che è da sempre, e vuole restare, modello di solidarietà, accoglienza e civiltà“.

Un voto che ha trovato il parere positivo di Rossi, Marrozzini, Maria Giulia Torresi e del consigliere 5 Stelle Marco Mochi. E proprio tra i pentastellati fermani si è registrata una ‘spaccatura’, più che altro dovuta ad una non condivisione di pensiero, che ha portato il consigliere Mirko Temperini ad uscire dall’aula al momento del voto a differenza del suo collega che ha dato invece il voto favorevole. Negativa la posizione della maggioranza  a cui si sono aggiunti Tulli e Bargoni. Partito Democratico che ha invece scelto la strada dell’astensione.

“Non possiamo coprire con le parole di quella targa tutto quello che in questi ultimi due anni, e non solo, la città sta facendo sul fronte dell’accoglienza dei migranti con grande dignità e disponibilità – spiega Calcinaro –  Guardiamo quello che accade in altre città d’Italia, a Fermo nessun cittadino si è sottratto da quello che sta facendo la città sul fronte accoglienza. Un gesto  sconsiderato di una persona non può diventare una condanna alla città”.

Sindaco Calcinaro che aggiunge: “Sarebbe stato profondamente ingiusto il ruolo quotidiano di Fermo e dei fermani nell’accoglienza. E’ giusto ricordare il dolore della morta di un ragazzo e lo faremo in quel posto, ma in maniera scevra da quelle che possono essere strumentalizzazioni politiche. Una targa si può mettere su questo non ci sono dubbi, vedremo quale sarà la forma migliore. Abbiamo chiesto che si convergesse verso una soluzione che andasse nella direzione del ricordo della vittima, senza però cadere nella diatriba politica e senza che venisse tirato fuori un tema che sarebbe stato punitivo nei confronti della città, come quello del razzismo”.

Una targa dunque, molto probabilmente ci sarà, ma Calcinaro è chiaro: “Un atto doveroso, che sia scevro da riferimenti al razzismo, ma ricordi la morte di un ragazzo.  Per il resto abbiamo detto no all’ennesima strumentalizzazione di una morte”.

 

 

 

Targa in memoria di Emmanuel, il Comitato 5 Luglio: “Squallidi tentativi di strumentalizzazione a riguardo”

 

 


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