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L’ADDIO A LAURA
Montappone si ferma per l’ultimo saluto,
la mamma: “Ora sei in cielo, aiutami a sopportare
questo immenso dolore”

MONTAPPONE - Le parole della mamma: "Se ti senti sola e hai paura chiedimi aiuto. Ringrazio zia che ti ha accolto con sé quando ne hai avuto bisogno. Amandoti come una figlia, rendendoti più forte e sicura. Ti amo tanto angelo mio, ciao. Mamma". Toccanti le lettere di amici e sorelle, indirizzate alla ragazza 27enne deceduta in un tragico incidente stradale lo scorso sabato

 

di Marco Pagliariccio

foto Simone Corazza

Una piazza Roma gremita. Viale Roma chiuso per evitare che il traffico disturbasse le ore del silenzio. Numerosi negozi, bar e locali del paese rimasti chiusi per lutto. I residenti affacciati da balconi e finestre. Tantissimi giovani presenti, molti dei quali hanno avuto la fortuna d’incontrare nel loro percorso di vita il sorriso di Laura Antonelli, la 27enne scomparsa prematuramente sabato scorso in un tragico incidente stradale lungo la Valdete. Montappone si è fermata, oggi pomeriggio, per l’ultimo saluta alla loro amata concittadina. La cerimonia funebre è iniziata alle 17. A spiccare la presenza delle squadre di pallavolo di Rapagnano e Montegiorgio, con le quali Laura ha giocato. Colleghe che si sono presentate tutte in divisa per renderle onore e per omaggiare la loro amica con la quale hanno condiviso la grande passione per questo sport, lasciando poi alla famiglia un pallone da volley con le firme di tutte le giocatrici.

L’altare e la bara sono stati posizionati sotto un gazebo, allestito per l’occasione in piazza dalla locale Protezione Civile a causa della chiusura della chiesa dei SS. Maria e Giorgio. Le due sorelle Eleonora e Alessia sedute davanti alla loro amata Laura senza lasciarla mai un attimo. A spiccare la sua foto, con l’inconfondibile sorriso che tutti amavano. A celebrare la straziante cerimonia è stato il parroco di Montappone, Padre Alessandro insieme a don Andrea Andreozzi, parroco a Porto Sant’Elpidio ma originario di Montappone. E’ stato quest’ultimo a recitare l’omelia. In prima fila, laterale, il sindaco Mauro Ferranti, con la bandiera tricolore e il gonfalone del Comune a lutto.  Presente anche il gruppo folkloristico la Cocolla di Mogliano di cui la sorella di Laura, Alessia, fa parte.

IL SALUTO DELLA MAMMA E DELLE SORELLE

Alla fine della cerimonia, toccanti le parole della mamma e della sorella Eleonora: “Ciao Laura, mamma ti vuole salutare, per l’ultima volta. Ora che sei in cielo aiutami, anche in questa circostanza, a sopportare questo immenso dolore. Tu che sei stata il mio sostegno in tante occasioni. Sei la figlia che tutti vorrebbero avere. Dolce amorevole premurosa. Grazie, per tutto quello che mi hai donato e perdonami per le tante difficoltà familiari che hai dovuto affrontare. Sei stata sempre timida, da spronare, ma sei sempre riuscita agli occhi di tutti a fare tutto alla perfezione. Se ti senti sola e hai paura chiedimi aiuto. Ringrazio zia che ti ha accolto con sé quando ne hai avuto bisogno. Amandoti come una figlia, rendendoti più forte e sicura. Ti amo tanto angelo mio, ciao. Mamma”.

“Non è possibile doverti parlare tramite una lettera – ha rimarcato Eleonora – non poter vedere il suo sorriso non è possibile. Noi sappiamo che sei qui e che ci risponderai, sentiamo la tua presenza. Ti porteremo nel cuore come la ragazza più dolce e timida del mondo, quella che ci diceva “voi siete forti, mica come me”. Ti sentivi sempre fuori posto anche se la tua presenza strappava sempre un sorriso a tutti. Ogni volta che dovevi uscire per qualcosa di importante ci mandavi mille foto per avere la nostra approvazione. Sori, lo sai meglio di noi che l’esperta sei tu. Ogni settimana a casa di zia la stessa storia. Ti arrabbiavi con Chiara per il bagno sporco dopo che lo avevi pulito tu o con Alessia che non ti aiutava mai a sparecchiare, o con me che ti prendevo qualcosa dall’armadio perché ci trovavo sempre qualcosa che mi piaceva. Ora chi ci sgriderà più? E chi ci truccherà per le occasioni speciali? Quante volte ci volevi far vedere i tuoi video di make-up e non li abbiamo guardati. Siamo perse senza di te. Nella vita ne abbiamo passate tante ma noi tre, unite più che mai, siamo andate avanti a testa alta. Ci siamo sempre dette che saremmo andate a vivere insieme dopo sposate. Non ti sembra di essertene andata troppo lontana? Venerdì sera ci avevi detto di essere tanto felice. E allora perché te ne sei andata? Forse qualcuno ha deciso che il tuo sorriso, le tue premure, la tua pazienza servono a qualcun altro. Sei stata una sorella meravigliosa e allo stesso tempo anche una mamma. Guardaci da lassù e proteggici Sori, ti ameremo per sempre”.

LA PAROLE DEL SINDACO

“Quello che posso dire – ha aggiunto il sindaco Mauro Ferranti non senza tradire una profonda commozione – è che in questi giorni ho scoperto una famiglia meravigliosa. Una famiglia piena di dignità, di rispetto e di coraggio. Io vedo in voi un coraggio fuori dal normale. Forse quando capitano queste tragedie effettivamente scatta qualcosa dentro che non so descrivere. Credetemi, riesco a parlare a malapena con la bara di Laura qui davanti. Però due cose le voglio dire. Di Laura questa piazza parla da sola. Guardiamoci e vedete quanti ne siamo, tutti sappiamo chi era Laura, la ragazza rispettosa ed educata che ogni volta che incontravo non riuscivo mai salutare per prima perché era sempre lei a farlo. Laura è la figlia, è la sorella, è la nipote, è la donna che tutti vorrebbero avere perché ha dimostrato nel suo breve percorso di vita di essere stata veramente una donna che ha dato più che ricevuto. Ed era sempre pronta con il suo sorriso con la sua bellezza. Basta ricordarsi quanto era bella e quanto lo era dentro. Per quello che ho conosciuto Laura credo di poter dire di essere stato orgoglioso di essere stato il suo sindaco per questi 4 anni e poco più. Sono addolorato come tutta la comunità. Quando stamattina ho chiesto a mamma Mariella e babbo Luigino se avevano piacere che dicessi due parole di saluto e vicinanza da parte di tutti i cittadini che rappresento ho visto in loro la gioia, come quasi a dire sì, Laura sarebbe stata contenta. Di questo sono orgoglioso. L’unica cosa che posso dirvi è che speriamo riusciate a stabilire un contatto per averla sempre vicino, mancherà in maniera incolmabile. Altre parole non ne ho, non voglio cadere nella banalità. Grazie di averci dato Laura e grazie di questi 27 anni passati insieme”.

LE LETTERE DEGLI AMICI

Tante le testimonianze degli amici e di ha condiviso momenti della propria vita con Laura: “Oggi guardando questa altalena provo un dolore immenso al cuore. E’ stato un punto fermo della nostra infanzia – ha ricordato un suo amico leggendo una lettera con la voce rotta dalle lacrime – siamo cresciuti insieme. Dai primi passi fatti avanti casa alla scuola, fino ai pomeriggi passati insieme studiando per la maturità. Sei stata il mio primo punto di riferimento, la prima ad imparare ad allacciarsi le scarpe, quella più brava a scuola, quella dalla bella scrittura che provavo a volte e invano ad imitare. Ricordo, ogni volta che facendo i compiti provavi a spiegarmi le odiate espressioni e io ti dicevo ‘dai Là guardiamo i cartoni prima o poi le imparerò ‘. Questa altalena oggi è in pessimo stato, sembra piangere anche lei per la tua mancanza. Guardandola sento in sottofondo le nostre risate, la spensieratezza di quei giorni che non torneranno più. Grazie per aver trascorso un pezzo della tua breve vita con me, grazie per tutti gli insegnamenti che sei riuscita a darmi. La mia amichetta non c’è più e con lei è volato via anche un pezzo della mia infanzia. Riposa in pace”.

 

 

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