FALERONE – Amedeo Maisto ha abituato da tempo il pubblico del podismo ad imprese lontano dai confini nazionali.
L’atleta di origini campane, ma residente da sempre nel Fermano, ha lasciato la sua impronta sulla Muraglia Cinese, sulle strade di New York ed al freddo della Groenlandia, tanto per piazzare metaforicamente le bandierine a copertura sulla mappa terrestre.
La ricca e fertile carriera del maratoneta si è così impreziosita in coda al mese scorso di una nuova prestigiosa tappa da aggiungere al proprio vissuto, quella relativa alla Petra Desert Marathon, competizione agganciata al circuito Adventure che racchiude le cinque competizioni più dure del globo terrestre, chiusa da Maisto da decimo assoluto e terzo tra i connazionali.
“Sono partito il 29 agosto e tornato il 7 settembre – l’inizio del racconto -, direzione terra di Giordania. Non sapevo a cosa andassi incontro, ero però carico di entusiasmo e sono quindi partito come al solito verso una nuova tappa di carriera, una nuova sfida, una gara sulla distanza classica della maratona, ma con il fascino di un ultra trail più duro ed inaspettato del normale. Al via c’erano circa 250 iscritti tra maratona e mezza maratona, al mio fianco ho visto solo altri quindici italiani“.
“Ad accogliermi un terreno impervio, tra rocce, ghiaia, asfalto e dislivelli impressionanti, specialmente quello al 31simo km – ha proseguito Maisto – ed il tutto accompagnato dalle alte temperature, dai 32° iniziali fino ai 40° finali.”
Gara iniziata alle 6.30 del mattino all’altezza di uno tra i siti storici più importanti dell’area interessata: la città dei Nabatei, Petra, fulcro d’interesse archeologico. “Davvero suggestiva la partenza davanti alla famosa Chiesa Rosa – le parole nel merito del podista -, con me i fedeli compagni di avventura di sempre, vedi Raffaele, Denis e Giamberto. È stata una partenza in sordina, fatta solo di studio del terreno, anche per godere dei primi km del sito archeologico, affascinante ma che ci ha messi subito alla prova con un fondo roccioso e scivoloso“.
“Usciti dal sito ecco a salire sia il dislivello che il caldo, a farsi sentire in un perfetto parallelo. Ho superato tutto, entrando nella top ten anche grazie al fatto che io ed il mio compare di tragitto Raffaele ce la siamo giocata sulla linea finale a morra cinese, e l’anzianità ha vinto – illustra sorridendo – con tanto di <<manetta>>, come diciamo in gergo noi podisti”.
E’ stata una bella gara, ed una grande esperienza. Sto già pensando alla prossima competizione in programma, vale a dire ai Campionati Italiani di Mezza Maratona di Foligno, in agenda ad ottobre. Questa la concretezza – il congedo dal consumato maratoneta – ma nel mentre ballano tante idee in testa, tant’è che per il prossimo anno ho già pianificato un programma pieno di competizioni, che partirà dalla primavera e non mancherà di onorare la Adventure in Sud Africa“.
Paolo Gaudenzi
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